Avviata l’azione disciplinare nei confronti degli agenti penitenziari del carcere Pagliarelli di Palermo che hanno aggredito verbalmente l’avvocato Stefano Giordano e il suo collega Giovan Battista Lauricella. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto all'interrogazione parlamentare di Roberto Giachetti di Italia Viva, dopo l’articolo de Il Dubbio e la trasmissione di Radio Leopolda “Carceri, bisogna vederle” curata da Rita Bernardini dell'11 gennaio, sull’episodio di aggressione verbale ai danni di due avvocati difensori dei detenuti azeri ristretti nel carcere di Palermo.

Giachetti ha sollevato specifiche domande riguardanti l'entità degli stanziamenti effettuati dall'amministrazione penitenziaria per soddisfare le esigenze dei detenuti indigenti, le carenze di personale presso gli istituti di pena, ma soprattutto la denuncia da parte dell’avvocato Stefano Giordano per l’aggressione subita da un agente penitenziario del carcere Pagliarelli di Palermo, mentre cercava chiarimenti sul mancato accredito di 450 euro su conti di tre detenuti azeri.

I fatti: l'aggressione verbale ai due legali in carcere

Il 18 dicembre 2023 l'avvocato Giordano ha effettuato i bonifici per conto dei familiari dei detenuti, desiderosi di fornire conforto in vista delle festività natalizie. Tuttavia, quattro giorni dopo, i detenuti hanno segnalato che la somma non era stata accreditata. L’avvocato Giordano, insieme al collega Lauricella, ha cercato spiegazioni presso l'ufficio ragioneria del carcere. La funzionaria presente, affermando che tutti gli adempimenti erano stati correttamente eseguiti, ha invitato il legale a lasciare la stanza urlando. La situazione è sfuggita di mano quando un terzo soggetto, membro della polizia penitenziaria e dichiaratosi marito della funzionaria, ha tentato di aggredire l'avvocato minacciando l'arresto. Nonostante l'intervento della vicedirettrice la situazione è rimasta incandescente, costringendo i legali a cercare rifugio nel suo ufficio.

La risposta di Nordio

In risposta, il guardasigilli ha confermato l'accaduto avvenimento del 22 dicembre 2023, durante il quale si è verificata la discussione animata tra alcuni operatori penitenziari e due avvocati difensori di fiducia dei tre detenuti, i quali avevano richiesto conferma sull'accredito di alcuni bonifici destinati ai loro assistiti. Il ministro Nordio rende noto che la Direzione penitenziaria ha comunicato di aver già proceduto alla rilevazione dell’infrazione disciplinare nei confronti del personale di Polizia penitenziaria coinvolto nell’evento in questione.

Per quanto riguarda i soldi, il ministro sottolinea che alla data del 22 dicembre 2023, gli accrediti richiesti erano già stati eseguiti, con la disposizione di accredito effettuata già il 21 dicembre 2023. Pertanto, l'adempimento delle richieste era stato completato indipendentemente dalle sollecitazioni dei due difensori. Questa informazione è stata comunicata anche all'avvocato Stefano Giordano il 9 gennaio 2024, immediatamente dopo la pubblicazione dell'articolo su Il Dubbio e la sua diffusione sui social media da parte dello stesso avvocato.

Inoltre viene menzionato un altro caso di presunto mancato accredito di fondi in favore di quattordici detenuti, avvenuto presso la Casa circondariale di Palermo nell'agosto 2023. In questa situazione – spiega sempre il guardasigilli in risposta all’interrogazione di Giachetti - poiché i bonifici erano stati emessi dallo stesso avvocato, che non era il difensore di tutti i detenuti coinvolti e considerando la gravità del reato contestato loro (traffico internazionale di stupefacenti), la Direzione dell'Istituto ha ritenuto necessario condurre alcune verifiche preliminari. Queste verifiche hanno richiesto circa venti giorni e, una volta completate, l'ufficio competente ha provveduto all'accredito senza bisogno di interventi esterni.

I fondi per i detenuti indigenti

È stato affrontato l’altro problema: quello degli stanziamenti per i detenuti indigenti. Il Ministro ha sottolineato l'attività svolta dal cappellano e dai volontari che elargiscono somme in favore dei detenuti privi di mezzi economici, utilizzate per acquisti di generi di prima necessità e per telefonate. Inoltre, ha evidenziato l'attivo servizio "guardaroba" presso la Casa Circondariale di Palermo, gestito da associazioni di volontariato e dal cappellano, che garantisce prodotti essenziali ai detenuti bisognosi. Quanto alla carenza di personale amministrativo presso la Casa Circondariale di Palermo "Pagliarelli", il guardasigilli ha indicato i posti vacanti per vice direttore, funzionario giuridico pedagogico, funzionari contabili e assistenti amministrativi. Il Ministro ha assicurato che sono in corso procedure per colmare queste lacune, con previsioni di assunzione nel triennio 2024-2026.