Roma, 10 nov. (Labitalia) - L’Industria 4.0 sbarca a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Con un investimento di 24,7 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni a fondo perduto concessi da Invitalia, la società Boston Tapes, leader nella produzione di film protettivi e nastri tecnici impiegati in edilizia, elettronica, automotive e altri campi, ha realizzato la trasformazione digitale dello stabilimento e l’adeguamento tecnologico delle linee produttive. Un obiettivo reso possibile grazie al contratto di sviluppo, l’incentivo che favorisce i grandi investimenti e che, in questo caso, ha consentito di aumentare del 30% l’organico, con 42 nuove assunzioni. “Boston Tapes è lo stabilimento italiano della divisione Chargeurs Advanced Materials del Gruppo multinazionale francese Chargeurs. Costruito nel 1993 e passato sotto il controllo Chargeurs nel 1995, lo stabilimento è ubicato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, sulla costa tra Napoli e Roma, al confine fra Campania e Lazio”, afferma Ottorino Mastrilli, amministratore delegato di Boston Tapes Spa. “Nel nostro stabilimento - spiega - produciamo film protettivi e nastri tecnici, entrambi commercializzati con il brand Novacel, che è leader mondiale nella protezione delle superfici. I nostri film protettivi sono quelle pellicole adesive che vengono applicate sulle superfici per proteggerle durante le fasi di lavorazione. Il nostro stabilimento è specializzato nella produzione di film protettivi a base di gomma naturale, che vengono utilizzati per la protezione in generale dei metalli e in particolare dell’acciaio. I nostri principali clienti sono i grossi player mondiali dell’acciaio. I nastri tecnici, invece, sono destinati fondamentalmente ad applicazioni industriali, in particolare nell’industria della carta, alimentare, del beverage, del freddo”. “Dal 2014 al 2017 - racconta - la capacità del nostro stabilimento e degli altri stabilimenti del Gruppo non era sufficiente per la domanda del mercato in continua crescita, per questo il Gruppo decise di installare una nuova spalmatrice, un impianto di ultima generazione in linea con i dettami dell’Industria 4.0. E lo stabilimento Boston Tapes di Sessa Aurunca, che in quegli anni aveva ottenuto ottimi risultati e aveva il know how necessario per un progetto di tale portata, fu subito individuato come una delle sedi dove installare l’impianto”. La svolta è arrivata con il contratto di sviluppo. “Per Boston Tapes l’opportunità di utilizzare il contratto di sviluppo con Invitalia - dice l’ad - è stata sicuramente determinante perché il progetto fosse competitivo rispetto a quelli di altre società di altre nazioni sempre del Gruppo, che potevano contare su costi energetici decisamente inferiori o costi del personale molto più competitivi”. “Il rapporto con Invitalia - sottolinea Mastrilli - è stato da subito improntato a professionalità, efficienza, concretezza. L’investimento che abbiamo realizzato ha consentito a Boston Tapes di raddoppiare la capacità produttiva dei film protettivi, con un impatto occupazionale davvero non marginale: sono state assunte 42 persone che, se rapportate alle 123 iniziali, rappresentano un +30% di forza lavoro”.