«Grande soddisfazione» per il risultato delle elezioni del Csm che ci ha consentito di affermare i candidati di AreaDg in sei collegi su sette e che, soltanto per una manciata di voti, non ci ha portato al conseguimento anche dell’ultimo obiettivo«. Lo scrive il coordinamento di Area Democratica per la Giustizia, commentando l’esito delle elezioni per i nuovi 20 togati del Csm, dopo lo spoglio delle schede concluso in Cassazione venerdì scorso. «Si tratta di un ottimo risultato - osserva il gruppo delle toghe progressiste - che abbiamo conseguito nonostante una pesante scissione interna e una campagna elettorale punteggiata da eccessi di spunti polemici ai nostri danni, pervenuti da più fronti, ai quali non abbiamo voluto replicare, pur avendo abbondanza di argomenti, nella consapevolezza che la trasparenza e democraticità del percorso di designazione dei candidati, l’elaborazione del gruppo sui temi culturali, professionali ed etici e l’eccezionale qualità dei candidati avrebbero offerto agli elettori le migliori risposte». «Ora - si legge ancora nel documento di AreaDG - ci attende un periodo difficile nel quale l’attesa di tutta la magistratura per un effettivo rinnovo e rilancio di credibilità dell’istituzione consiliare sembra doversi collocare in un clima di rinnovata ostilità ed insofferenza per l’autonomia ed indipendenza della magistratura che il Csm è chiamato a garantire e rafforzare. Questo quadro generale - concludono le toghe progressiste - rafforza il nostro impegno a sostegno dei consiglieri eletti per AreaDg e dell’intera istituzione affinché si garantisca il buon governo della magistratura e la conservazione del modello costituzionale di giurisdizione e di magistratura».