La Cnn parla di «premier più a destra dai tempi di Mussolini». La Francia ci sorveglia a vista, e il New York Times non scherza. Ma i risultati delle elezioni in Italia, con Meloni primo partito, attirano l’attenzione anche della stampa russa. L’agenzia ufficiale Ria Novosti, per ora, si limita a un pezzo di cronaca sul dato uscito dalle urne e fa poi un titolo sulle reazioni della «stampa occidentale spaventata dai risultati delle elezioni in Italia», con una raccolta di commenti da testate europee come Guardian, Financial Times e Welt. Il quotidiano Rossiskaya Gazeta, invece, scrive che «Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia e della coalizione tripartita che, secondo i dati preliminari, ha vinto le elezioni, cercherà di unire il Paese se diventerà presidente del Consiglio». «L’attesa vittoria della coalizione di destra solleva interrogativi sui nuovi alleati del Paese in Europa», continua il giornale, «mentre il Continente entra in un inverno che gli esperti prevedono sarà caratterizzato dagli alti prezzi dell’energia». «La prospettiva di Meloni primo ministro difficilmente sarà accolta con favore a Parigi o Berlino», osserva Rossiskaya Gazeta, citando il Guardian. La testata russa ricorda che «questo mese, gli eurodeputati del partito di Meloni hanno votato contro una risoluzione che condanna l’Ungheria come autocrazia elettorale ibrida». «Meloni è anche un alleato del partito nazionalista polacco Diritto e Giustizia, dei Democratici svedesi anti-immigrati e del partito di estrema destra Vox in Spagna», continua il giornale, sottolineando poi che «non è chiaro se il suo governo sosterrà un nuovo round di sanzioni contro la Russia». Per Rossiskaya Gazeta, «è improbabile che Meloni spacchi l’Ue, almeno all’inizio della sua premiership, poiché vuole assicurarsi un flusso di cassa costante nell’ambito del piano di ripresa post-Covid». L’emittente Rent Tv scrive che «cambiamenti epocali sembrano attendere l’Italia dopo queste elezioni: le forze di estrema destra salgono al potere per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale e per la prima volta il presidente del Consiglio sarà probabilmente donna, Giorga Meloni». «Le sue dichiarazioni contro profughi e comunità Lgbt hanno ne hanno già fatto una star di YouTube». Ren Tv fa notare che l’Italia «è andata a elezioni anticipate dopo che il primo ministro Mario Draghi, che ha sostenuto le sanzioni contro la Russia e l’assistenza all’Ucraina, si è dimesso nel momento sbagliato». «L’estrema destra», sostiene Ren Tv, «mette in primo piano i problemi degli italiani: promettono di ridurre le tasse e di sostenere economicamente la popolazione e le imprese. Tutto ciò richiederà ingenti spese di bilancio, il che non va bene con la fornitura di armi a Kiev. Secondo gli analisti politici, dopo la vittoria dell’estrema destra, l’Italia potrebbe diventare una nuova spina nel fianco dell’Unione europea, come l’Ungheria, che non vuole imporre sanzioni». Cauto anche il Cremlino, con il portavoce Dmitri Peskov che dice: «Siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica in grado di mostrarsi maggiormente costruttiva nei rapporti con la Russia». «Questo è un affare esclusivamente interno della Repubblica italiana - sottolinea il Cremlino -. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica in grado di pensare al di fuori del mainstream, che è pieno di odio per il nostro Paese, e di mostrare un maggior grado di obiettività e costruttività nelle relazioni con il nostro Paese». Ma il trionfo di Meloni fa tirare «un sospiro di sollievo» anche a Kiev, perché se il «fatto che l’Italia cambi premier è un elemento di preoccupazione», allo stesso tempo il fatto che «i partiti più vicini a Putin come la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi entrino sì nella coalizione, ma siano stati molto ridimensionati e messi in condizione di non nuocere», è sicuramente un elemento che «li rende felici». Allo stesso tempo, poi, «il partito leader del futuro governo di centrodestra ha sempre dichiarato apertamente di essere pro Nato e di sostenere l’Ucraina». Lo spiega Ugo Poletti, direttore del giornale online in lingua inglese The Odessa Journal. Gli ucraini, spiega l’imprenditore milanese, «erano molto colpiti e preoccupati dal fatto che gli italiani votassero e preparassero un governo successivo a Draghi. Perché Draghi aveva fatto una visita di successo, li aveva colpiti positivamente per la sua autorevolezza e per la sua ferma posizione a favore dell’Ucraina. Il fatto che l’Italia cambi premier è quindi un elemento di preoccupazione». Come un elemento di preoccupazione era la perdita di un alleato come Boris Johnson. «Ma se gli inglesi sono per tradizione decisamente e geopoliticamente da sempre anti-russi, sugli italiani ci sono dei dubbi perché l’Italia ha avuto ottimi rapporti con la Russia in passato e dei legami economici rilevanti», ha aggiunto Poletti. «Ora c’è curiosità e attesa sulla formazione del nuovo governo», ma «sarà imbarazzante dover spiegare agli ucraini che in Italia il governo non si forma subito, ma ci vorranno altri due mesi prima che entri in carica. Sono abituati a tempi molto più veloci», conclude.