Sono circa venti i fascicoli aperti sui tavoli della procura di Milano con l’ipotesi di calunnia a carico dell’avvocato Piero Amara. Uno, da quanto appreso, per ciascuna delle persone che l’avvocato siciliano avrebbe detto con le sue dichiarazione di appartenere alla presunta loggia massonica Ungheria. E in questo scenario che i pm Stefano Civardi e Monia Di Marco, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli, insieme alla sezione di polizia giudiziaria della GdF stanno compiendo accertamenti e verifiche per capire se ci siano gli estremi per contestare ad Amara nuove accuse di calunnia per ogni singola posizione al vaglio. Nel frattempo, sempre al legale, al centro di numerose inchieste che hanno scosso gli uffici giudiziari di diverse città italiane, in primis Milano, i pm Civardi e Di Marco hanno notificato nelle scorse settimane un nuovo avviso di chiusura delle indagini preliminari. Nell’atto, Amara è accusato della rivelazione del segreto del procedimento penale in relazione perchè avrebbe diffuso parte dei verbali resi al pm Paolo Storari e Laura Pedio a verbale sull’esistenza della presunta associazione segreta. Una circolazione parallela e antecedente a quella dell’aprile del 2020 quando il pm Storari consegnò i documenti all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo. Infine, la procura di Brescia ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale nei confronti di Laura Pedio.