Il senatore Lindsey Graham, membro della commissione Giustizia del Senato federale degli Stati Uniti ed esponente di spicco del Partito repubblicano Usa, ha auspicato pubblicamente che il presidente russo, Vladimir Putin, possa essere assassinato da un membro della sua cerchia di potere. «Nessuno nell’Occidente è in grado di fermarlo. Come potrà mai finire questa storia? Qualcuno in Russia deve prendere in mano la situazione», ha dichiarato il senatore nel corso di una intervista a «Fox News». «Non esiste un Bruto, in Russia?» si è poi chiesto Graham, riferendosi al senatore romano Marco Giunio Bruto, figura di spicco della congiura delle Idi di Marzo che culminarono nell’assassinio di Giulio Cesare. «Non c’è un colonnello Stauffenberg, tra i militari russi? L’unico modo per far finire tutto questo, amico mio, è che qualcuno in Russia faccia fuori questo tizio», ha dichiarato il senatore statunitense riferendosi al presidente russo. «Renderebbe un grande servizio al suo Paese e al mondo intero». Graham ha poi ribadito la propria opinione pubblicandola per iscritto sul suo profilo Twitter, e aggiungendo che «questa situazione può essere risolta solo dal popolo russo. A meno che non vogliate vivere nell’oscurità per il resto della vita, isolati dal mondo e in uno stato di povertà abietta, dovete prendere in mano la situazione». Le parole di Graham hanno suscitato la dura risposta dell’ambasciata russa negli Stati Uniti, che ha condannato le affermazioni del senatore. «Chiediamo spiegazioni ufficiali e una forte condanna delle dichiarazioni penali di questo cittadino statunitense», ha scritto l’ambasciata sul suo profilo Facebook, definendo le osservazioni inaccettabili e oltraggiose.