La rosa del centrodestra per il Colle sfiorisce man mano che passano le ore. Tramontata la terna Nordio-Pera-Moratti, ufficializzata martedì scorso in una conferenza stampa unitaria, ora sembrano essere caduti altri petali: sarebbero in discesa, infatti, le quotazioni di Elisabetta Alberti Casellati, Elisabetta Belloni e Sabino Cassese. Un'ipotesi quest'ultima lanciata ieri in serata dal quotidiano Il Foglio che riferiva di un incontro tra l'ex giudice della Consulta e Matteo Salvini. Incontro poi tiepidamente smentito dalla Lega e «straconfermato» dal direttore del Foglio. Interrogato da Rainews 24, oggi è lo stesso Cassese a tagliare corto sull'ipotesi della sua candidatura al Quirinale: «Che vuole che le dica - replica ai giornalisti - in questi casi, io ripeto un’espressione imparata da alcuni autorevoli esponenti istituzionali francesi: le cariche pubbliche non si sollecitano e non si rifiutano...». Chi può essere il nuovo capo dello Stato? «Questa domanda va fatta a 1009 persone, non a me...», risponde con un sorriso il costituzionalista, che preferisce spostare la conversazione su questioni di altro genere: dalla scuola, al calo demografico. Intanto Matteo Salvini ha convocato un nuovo vertice in serata dopo quello di stamattina dove si è deciso l’astensione al quarto scrutinio in attesa di un nome di alto profilo istituzionale che possa mettere tutti d’accordo all’interno della coalizione. L’incontro servirà a serrare i ranghi (stamane si è registrata l’irritazione di Fdi per non aver nemmeno oggi votato e indicato un candidato di bandiera) e a provare un percorso condiviso. «Io considero di eleggere domani il presidente della Repubblica. Mattarella? Ha ripetuto 18 volte che non è a disposizione», spiega il leader della Lega parlando con i cronisti fuori da Montecitorio. Il nome per il Quirinale può essere quello di Elisabetta Belloni? «Non faccio nomi e cognomi», ha tagliato corto. Allo stato, secondo fonti parlamentari del centrodestra, il cerchio si sarebbe ristretto: l’ipotesi Pier Ferdinando Casini sarebbe ancora in piedi ma in discesa, mentre avrebbe ripreso quota l’opzione Mario Draghi, fermo restando (se proprio tutto dovesse saltare) il Mattarella bis come ciambella di salvataggio. Risalgono le quotazioni di Super Mario, raccontano, anche alla luce della telefonata di oggi tra Silvio Berlusconi e il premier. Un colloquio che segnerebbe il ritorno in campo del Cav e che viene letto dai più come il segnale che l’ex governatore di Bankitalia resta comunque in pista.