PD PIÙ APERTO, MA FI PAGA I PREGIUDIZI

Dire che si è aperto lo scontro elettorale sulla giustizia è eccessivo. In realtà siamo di fronte a una specie di ballon d’essai: con la proposta sull’inappellabilità delle assoluzioni, Silvio Berlusconi un po’ si fa notare e un po’ tasta il terreno. Luciano Violante bacchetta lui ( in un’intervista a Quotidiano nazionale parla di «televendita elettorale) ma pure l’Anm ( «credo dovrebbe prendere l’abitudine di tacere» ), dopo che, come ricordato nell’intervista del Dubbio al presidente Giuseppe Santalucia, aveva subito controbattuto al Cav.

Violante guarda con giusta preoccupazione al riproporsi di uno schema antico: la guerriglia permanente fra il leader di FI e i magistrati. Veleno che ha infettato più di altri il primo ventennio post Mani pulite. Sarà davvero come all’epoca? Può anche darsi di no. Intanto, sono cambiati gli attori sulla scena: non c’è più un centrosinistra pronto a giocare di sponda con l’Anm e ad accusare Berlusconi di intervenire sulla giustizia per salvarsi dai processi. Sì, certo, c’è il Ruby ter e qualche altra propaggine degli affari penali dell’ex premier, ma nulla che sia paragonabile agli anni Duemila. Insomma, stavolta di giustizia si dovrebbe riuscire a discutere con più raziocinio, senza faziosità esasperate, senza solenni fatwe contro gli altrui leader. Il punto è che sarebbe comunque meglio se, nell’area moderata, Berlusconi non fosse l’unico artefice della campagna garantista. È vero che Carlo Calenda, il suo vice Enrico Costa e in parte lo stesso Matteo Renzi condividono molte delle idee di FI sulla giustizia, dai ritocchi alle riforme del processo alle misure deflattive sul carcere, dalla prescrizione alle carriere di giudici e pm. Però resta l’impressione che anche stavolta la possibilità di un confronto e di un lavoro ambiziosi sulla giustizia sarà limitato dai pregiudizi, da una certa idea insuperabile di inopportunità. Peccato. Scopriremo, chissà, che le tre riforme di Cartabia erano il massimo del massimo a cui la politica italiana potesse aspirare.