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Momenti di tensione e scontri tra manifestanti e polizia a Pisa, alle celebrazioni del trentennale della prima connessione Internet in Italia. Quando il corteo promosso da centri sociali, sindacati di base e collettivi universitari ha raggiunto lo spazio antistante la sede del Cnr, una parte degli antagonisti ha cercato di forzare il cordone di agenti di polizia posto a protezione del palazzo, lanciando al loro indirizzo uova e ortaggi. I poliziotti hanno risposto con una prima carica di alleggerimento, che si è ripetuta poco più tardi quando i manifestanti sono tornati ala carica. IN 800 NELLE STRADESecondo le prime informazioni, due persone sarebbero state accompagnate in questura per le procedure di identificazione mentre un poliziotto sarebbe rimasto contuso. Il corteo era partito da Logge dei Banchi ed è composto da circa 800 persone. Attualmente la situazione è tornata tranquilla e solo una piccola parte di manifestanti è rimasta a presidio dell'area. Al corteo, che nel suo percorso aveva ripetutamente scandito slogan contro il governo, avevano aderito anche le "vittime del salva-banche". PER RENZI "SCONTRI INCOMPRENSIBILI"Il Cnr è la sede prescelta per le celebrazioni dell'Italian internet Day 2016, alle quali il premier Matteo Renzi partecipa solo in videocollegamento: "Mi scuso per non essere a Pisa, tra qualche minuto arriverà il vicepresidente degli Stati Uniti ed è giusto che lo accogliessi qui nella sede del governo. Mi spiace anche per gli scontri, sono abbastanza incomprensibili. Non ha proprio senso litigare su queste cose, anzi c'è bisogno di coinvolgere tutti", ha sottolineato il capo del Governo.IL PREMIER IN VIDEO-COLLEGAMENTO: "IL FUTURO NELLA RETE"Il segretario del Partito Democratico si è prodotto poi in un elogio della Rete, che rappresenta "il futuro del mondo del lavoro. Il paese deve essere all'avanguardia, non ci accontentiamo di aver ridotto la disoccupazione. Siamo in presenza di una rivoluzione, che l'Italia vuole vivere e non subire. È una sfida che non ha un colore politico, il futuro è di chi arriva prima e voglio che l'Italia sia in prima fila".