IL LEADER CISL PREOCCUPATO PER GLI EFFETTI DELLA CRISI DI GOVERNO LANCIA L’ALLARME

«Abbiamo davanti tempi cruciali: inflazione alta, pandemia, guerra, shock energetico pesante, emergenza alimentare, accompagnata anche dal rischio di una recessione »

Incredulità e preoccupazione per le condizioni reali del Paese: è questo il sentimento comune che affiora nelle prese di posizione delle parti sociali sulla fine anticipata della legislatura a seguito delle dimissioni del Governo Draghi. A nulla è servito il forte invito alla responsabilità, all’unità e alla coesione rivolto dai sindaci, dal mondo dell’associazionismo al Parlamento. «Viviamo queste giornate con un sentimento di preoccupazione, di allarme sociale per una fase politica ed istituzionale tra le peggiori della storia repubblicana». Non ha usato mezzi termini ieri il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando a “Radio Anch’io” la crisi di governo definendola «incomprensibile e per certi versi assurda, destabilizzante nel pieno della tempesta economica, sociale sanitaria che il nostro Paese sta vivendo».

Pragmatica e soprattutta concreta la posizione della Cisl a seguito dello scioglimento delle Camere: «Abbiamo davanti tempi cruciali caratterizzati da grandi difficoltà: inflazione alta, pandemia, guerra, shock energetico pesante, emergenza alimentare, accompagnata anche dal rischio di una recessione. Sono momenti questi che richiederebbero il massimo di stabilità, di governabilità», ha aggiunto il leader Cisl su Radio Uno. Per questo la Cisl si affida ancora una volta alla saggezza e alla lungimiranza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale Sbarra ha rinnovato ieri piena fiducia. «Noi pensiamo in ogni caso che anche un governo caratterizzato solo per l’ordinaria amministrazione, in attesa delle elezioni, non può non includere un impegno per la gestione di un’emergenza economica e sociale che come sappiamo oggi prende la forma di un’inflazione alta che schiaccia i redditi ed i risparmi delle fasce deboli, erode il potere di acquisto per lavoratori e pensionati- ha sottolineato Sbarra per il quale - questa situazione va governata con misure urgenti e straordinarie, rilanciando salari e pensioni, tagliando le tasse, realizzando gli investimenti, rinnovando tutti i contratti, riformando il sistema pensionistico, puntando decisamente su politiche attive, formazione, innovazione. E se a settembre bisognerà ragionare sulla nota di aggiornamento del Def, sarà necessario anche attivarsi per attuare entro dicembre gli obiettivi che porteranno a casa 20 mld dall’Europa sul PNRR: queste sono le cose urgenti da portare avanti per il bene della collettività», ha ripetuto il leader Cisl.

Una posizione pienamente in linea con le parole espresse ieri dal Presidente Mattarella che ha sottolineato proprio che “non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando. L’inflazione ed i costi dell'energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese e vanno affrontate le difficoltà economiche. Ci sono molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia'. Un messaggio chiaro indirizzato al Governo che resterà in carica e a tutte le forze politiche.