Matteo Renzi incassa il tutto esaurito per la Leopolda numero 10, la prima fuori dal Pd e da leader della sua nuova creatura, "Italia Viva".  «Davanti a questa esplosione di entusiasmo - ha scritto l'ex segretario del Pd sul suo profilo Facebook - sono commosso e senza parole. Due ore prima dell'inizio la Leopolda 10 scoppia di gente. È bellissimo! Cerchiamo di far entrare tutti». Un concetto ribadito anche dal palco: «Questo della Leopolda è un popolo che c'è, fatevene una ragione - ha sottolineato - Dicevano che sarebbe stato un flop: figuriamoci se veniva gente».   [embed]https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10157102194044915?__xts__%5B0%5D=68.ARBQe8MJKpmwyMQvRoL1Hxm_GOQTcpT2hWCOG4Dpe7Sf-39FqkSKfw3EDDDz9DbZ2l4YShPZj7Mw0lKfRubE-TxMcvvdPd66ul3UDC3wuwBVbxlfxkYwrJXO3wirfJO_9xrUAlw_Nzha1giC_KZxwvSiy7FVky4b9qornNJRf3pPIzDkM_EUVIZa5ac3DBMl8fxaEv_2TUT5nnzvip5jfUXV5imRYVC5fLZfh2fD-ul5QK6E7z5HttmJ0e3CeSFw5yTBB0R-jSMFg23OHfds9N3CjHldOTGz6LfIXRomYi5pd-dovlrDrc9LjZ_xl7uF1qZpXN8Y7Er5jxYyx3jr&__tn__=-R[/embed]   La kermesse parte con una rassicurazione: nessun ultimatum al governo. «Ma se è nato grazie a me - ha sottolineato Renzi - mi ricovererebbero per schizofrenia». Insomma, "state sereni", sembra dire l'ex premier. Che poi fa partire il tesseramento, in programma dalle 18. Una procedura «solo online», spiega Renzi, perché «il tempo dei signori delle tessere è finito». Mai più spazio alle correnti, ha giurato. Poi l'attacco al premier Giuseppe Conte e a Quota 100, contro la quale Italia Viva presenterà un emendamento, per chiederne la cancellazione e il trasferimento delle risorse a famiglie e salari. «Quando diciamo che Quota 100 non va bene non stiamo attaccando gli anziani: dico che 20 miliardi di euro messi tutti insieme su 100mila persone o 190mila come dice Salvini, 20 miliardi per 150mila persone sono un'assurdità». Mentre gli 80 euro, che valgono 10 miliardi, sono distribuiti tra 10 milioni di persone, i 20 miliardi di Quota 100 vanno a 150mila persone, «ed è una ingiustizia», ha sottolineato Renzi.  Che ha anche puntato il dito contro le nuove tasse. «Non è mettendo una tassa sulla plastica che cambia il mondo», ha poi aggiunto, ricordando che «hanno messo un miliardo di euro di tassa sulla plastica e tutti zitti, per un centesimo sui sacchetti di plastica - ha osservato - hanno fatto...».   [embed]https://www.facebook.com/italiaviva/videos/599342377269515/[/embed]   Sul palco anche la ministra della Famiglia e delle pari opportunità Elena Bonetti, secondo cui «il Family Act ci permetterà di far ripartire l'Italia e avere un'Italia che abbia il coraggio di dirsi più felice», ha detto illustrando dal palco di Leopolda 10le linee guida del futuro piano a favore delle famiglie. Fra le idee, la realizzazione di più asili nido e centri polifunzionali per le famiglie, ma anche un assegno universale mensile per i figli, l'istituzione di "Family bond" per investire in servizi, congedi parentali estesi ai padri, un piano casa a favore delle giovani coppie, l'introduzione di un credito di imposta sulle attività formative. «Diamoci un anno di tempo - ha detto - per specificare le misure, scegliere la concretezza delle idee: andate nei territori, chiamate aziende e imprenditori, il terzo settore, fatevi dare idee, creeremo un luogo, il Family Hub, dove tutto questo sarà costruito». Mentre Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva, ha attaccato il Pd, che «sta diventando il partito delle tasse», mentre «noi le abbiamo sempre abbassate e vogliamo evitare che aumentino». A rincarare la dose il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova. «Io dico che Italia Viva è no tasse. Abbiamo detto no sull'Iva, no a tasse rispetto al sistema produttivo perché l'emergenza di questo Paese, e vorrei che fosse chiaro per tutti, si chiama lavoro e si crea non se si aumentano le tasse ma se aumenta la competitività, la crescita e se le imprese producono redditività che potrà essere redistribuita», ha detto rispondendo a una domanda dei giornalisti. «Ai nostri figli abbiamo il dovere di dire che fino ad adesso ci si è distratti - ha aggiunto  - e non si sono fatte le scelte che si dovevano fare. Ma oggi impegnamoci tutti perché devono tornare a poter sognare un futuro migliore».