«Andremo avanti con la riforma della giustizia che è un preciso impegno preso di fronte agli elettori». Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al 'Messaggero', in cui sottolinea che «come Forza Italia e come governo andremo avanti sulla riforma e sulla separazione delle carriere che è uno dei pilastri storici del nostro programma fin dal 1994 ed era un sogno irrealizzato di Berlusconi».

Sul rischio di inasprimento dello scontro tra magistrati e governo, Tajani chiosa: «Non vedo il motivo, è assurdo pensare a una riforma contro i magistrati. Semplicemente bisogna ristabilire un principio costituzionale: deve essere un giudice terzo a decidere se sei innocente o colpevole. E' impensabile che due magistrati che magari sono stati pm assieme si facciano carico dell'accusa e del giudizio». E sottolinea: «Il ministro Nordio è un magistrato, è evidente che nessuno cerca vendette contro i magistrati. Le riforme possono piacere o meno, per noi è importante distinguere i ruoli costituzionali. il Parlamento fa le leggi, i magistrati le applicano».