È la prima festa nazionale dei 5 Stelle senza Gianroberto Casaleggio. E si sente. Quella che inizia oggi a Palermo - per concludersi domenica - è la kermesse più fragile della storia del Movimento. La presa del Campidoglio ha messo a dura prova la tenuta dell'intera organizzazione di Beppe Grillo. Son bastati pochi mesi "romani" per stravolgere "antichi" equilibri di potere e sminuire l'astro più luminoso della galassia pentastellata: Luigi Di Maio, fino a poche settimane fa considerato il naturale candidato premier alle prossime Politiche.In Sicilia, i grillini proveranno a dare una parvenza di unità. Anche se il Direttorio sembra irrimediabilmente spaccato tra la fazione movimentista - guidata da Roberto Fico e Carla Ruocco - e quella partitico-istituzionale incarnata dal vice presidente della Camera e da Alessandro Di Battista. A gettare acqua sul fuoco ci penserà il garante Beppe Grillo, che prima del suo show chiamerà a sé tutti i big stellati e Davide Casaleggio. Per mostrarsi in pubblico, però, alcuni pezzi da novanta hanno già posto una condizione: non condividere il palco con Virginia Raggi, ospite di "Italia 5 stelle" insieme alla sindaca di Torino Chiara Appendino. Il No alle Olimpiadi non è bastato a far dimenticare il "caso Muraro" e sarà difficile, ad esempio, vedere Roberta Lombardi, organizzatrice ufficiale della festa, insieme alla prima cittadina romana. Nel luglio scorso, la senatrice aveva formalmente abbandonato il mini direttorio capitolino per sopraggiunti impegni organizzativi: «In questi giorni il lavoro per Italia 5 stelle entra sempre più nel vivo», era stata la giustificazione di Lombardi che però da quel momento non ha mai smesso di attaccare Raggi a ogni buona occasione.Ma a Palermo sarebbe improbabile incontrare anche Carla Rucco al fianco dell'inquilina del Campidoglio. La deputata e membro del Direttorio non ha mai perdonato a Virginia l'allontanamento di Carla Raineri che ha comportato le dimissioni di Carlo Minenna, l'assessore al Bilancio fortemente sponsorizzato dalla parlamentare campana. E l'acredine tra le due potrebbe aggravarsi ulteriormente, qualora venisse ufficializzato il nome di Salvatore Tutino come nuovo titolare dei conti a Roma. Giudice contabile in pensione, nel 2013 Tutino viene nominato dal governo Letta - insieme ad altri quattro - consigliere della Corte dei Conti. È in quell'occasione che Carla Ruocco si scaglia violentemente contro «cinque esponenti della casta salvati in extremis dai loro amici del Pd e dal governo». I cinque consiglieri, infatti, vengono esentati dal tetto di 300 mila euro, previsto dalla legge di Stabilità per chi cumula incarichi pubblici e pensione, grazie a una nomina effettuata a poche ore dall'entrata in vigore della legge. Il passaggio da «esponente della casta» ad assessore della più importante Giunta grillina sarebbe per Carla Ruocco l'ennesimo smacco da parte di Raggi.Ma lotte intestine a parte, a Palermo sono attese oltre 100 mila persone per la festa pentastellata. In programma, dibattiti, concerti e una partita di calcio per finanziare l'evento. Con tanto di presentatori, Rosita Celentano e Claudio Gioè, a intrattenere il pubblico tra uno spettacolo e l'altro. A rispondere alle domande dei cittadini ci saranno tutti gli eletti del Movimento 5 stelle: sindaci, parlamentari regionali, nazionali ed europei. Con un grande assente: il primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti, sospeso dal partito da più di quattro mesi. Che per l'occasione torna a puntare il dito contro Beppe Grillo: «Un garante che si mostra vicino ad alcuni e lontano da altri non può essere garante di nulla, né può essere a garanzia di alcunché», scrive su Facebook. «Per quanto mi riguarda, e al contrario dei vertici, io posso guardare le persone negli occhi senza provare vergogna». Poi Pizzarotti spiega: «Non parteciperò alla due giorni di Italia 5 Stelle. I vertici del Movimento hanno negato a Parma, ai suoi consiglieri comunali e agli attivisti la possibilità di installare il gazebo informativo, al contrario di quello che è avvenuto nelle edizioni precedenti». Ma a differenza delle edizioni precedenti, quello che si riunirà a Palermo sarà un Movimento diverso.