Dalla giustizia alla Rai, fino alla legge elettorale e al Documento programmatico di bilancio. Dopo la pausa estiva, settembre segnerà un ritorno ad alta tensione per la politica italiana.

Il calendario parlamentare si annuncia fitto: la Camera riaprirà martedì 9 settembre, il Senato il giorno successivo. Sul tavolo ci sono tre decreti da convertire in legge – Agenas, Terra dei fuochi e Giustizia – ma anche riforme costituzionali e provvedimenti congelati prima delle ferie, come il delicato tema del fine vita, destinato a riaccendere lo scontro tra governo e opposizioni.

La manovra e i decreti

L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrà lavorare soprattutto alla manovra economica, con il Documento programmatico di bilancio da trasmettere a Bruxelles entro il 20 ottobre. Già dalla fine di agosto è atteso il primo Consiglio dei ministri post-vacanze, mentre il 27 la premier sarà al Meeting di Rimini, prima tappa di un’agenda internazionale che la porterà in un lungo tour asiatico.

Il caso Almasri e le Giunte parlamentari

Riflettori puntati anche sulla Giunta per le autorizzazioni della Camera, chiamata a esaminare il caso del torturatore libico scarcerato e rimpatriato con un volo di Stato. Dopo l’archiviazione della posizione di Meloni, restano sotto esame i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. L’Aula dovrà decidere entro ottobre, a voto segreto.

Al Senato, invece, la Giunta per le immunità sarà impegnata dal 15 settembre con il “dossier Santanchè”, legato alle inchieste milanesi sull’attività imprenditoriale della ministra.

Riforme costituzionali e Rai

Settembre sarà anche il mese della separazione delle carriere dei magistrati, già approvata in prima lettura e ora alla Camera per il terzo passaggio. L’obiettivo del governo è arrivare al referendum confermativo entro la fine del 2025.

Sul fronte istituzionale torneranno all’ordine del giorno anche la riforma del premierato, i poteri di Roma Capitale e la nuova legge elettorale. Parallelamente, partirà in Senato la discussione sulla riforma della Rai, con un testo unitario della maggioranza che ha già scatenato forti proteste da parte delle opposizioni.

Una ripresa a tutto campo

Non mancano altri temi sensibili: dalla riforma della caccia, con migliaia di emendamenti pendenti, fino al ridimensionamento dei ballottaggi nei comuni sopra i 15 mila abitanti, atteso in Aula a ottobre.

Il rientro in Aula dopo l’estate si prospetta quindi come una vera e propria prova di forza per la maggioranza, determinata a spingere sulle riforme, blindare la manovra e superare le mine politiche aperte dai dossier giudiziari.