Si è autosospeso l’ormai ex portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli. Con una decisione presa dopo la pubblicazione di alcuni messaggi via chat, del 2019, tra lui e Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik.

«Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida», spiega in una nota il diretto interessato.

La chat in questione è riportata oggi dal quotidiano La Repubblica e tratta dalla copia forense del telefonino di Piscitelli, ucciso a Roma il 7 agosto del 2019. Signorelli e Diabolik, scrive il quotidiano, «si conoscono per la comune passione calcistica, la Lazio. Uno è capo ultrà, l’altro all’epoca era speaker di une delle tante radio sportive della Capitale». Nella chat, costituita da messaggi Whatsapp, riporta ancora Repubblica (che ne pubblica anche alcuni virgolettati), «commenti antisemiti, elogi ai terroristi dell’eversione nera e felicitazioni per l’assoluzione di un altro esponente del grande crimine romano».

 Stamattina in una nota i senatori del Pd Walter Verini e Cecilia D’Elia avevano affermato: «Leggiamo sconcertati frasi e parole vergognosamente deliranti del portavoce del Ministro Lollobrigida, Signorelli, in una conversazione - riportata da Repubblica - con l’estremista nero e trafficante di droga Piscitelli (Diabolik) assassinato cinque anni fa». «Una conversazione di poco tempo prima dell’omicidio, piena di insulti razzisti, tributi a terroristi neri stragisti, soddisfazione per assoluzioni di noti e pericolosi malavitosi, attacchi antisemiti a giornalisti come Gad Lerner, alla religione cattolica. Di omaggi a riti pagani ("fascisti e nazisti sono pagani”). Una conversazione sconvolgente, con intrecci di estremismo nero e criminalità organizzata», proseguono. «E questo, dopo aver lavorato con simili funzioni per altri esponenti di Fratelli d’Italia, è da un anno il portavoce di un Ministro della Repubblica, che ha giurato sulla Costituzione. Non ci sono parole: solo atti da compiere, per incompatibilità assoluta con i valori contenuti nella Carta e per quelli della convivenza civile e democratica. Deve esserci un limite ai deliri neofascisti e antisemiti, anche e soprattutto per ministri e collaboratori del Governo Meloni», concludono.

«Paolo Signorelli mi ha comunicato la sua volontà di rimettere l’incarico di capo ufficio stampa con effetto immediato in attesa di chiarire le affermazioni riportate dal quotidiano La Repubblica e delle quali ovviamente non ero a conoscenza. Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto», commenta il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.