Giornata di convulse trattative tra governo e sindacati, con la premier Meloni e il vicepremier Salvini che continuano a marcarsi stretto seppure percorrendo strade alternative.

Anche nella giornata di ieri incontri separati. Prima il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha incontrato, al Mit, i sindacati di base Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas per un confronto sullo sciopero dei trasporti pubblici locali indetto per il 27 novembre. Per le organizzazioni sindacali Salvini avrebbe preso tempo per decidere sulla precettazione. Nel frattempo la premier ha incontrato a palazzo Chigi le associazioni datoriali per un confronto sul disegno di legge di bilancio. Insieme a Giorgia Meloni, i ministri Raffaele Fitto, Adolfo Urso, Paolo Zangrillo, Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Dal confronto è emersa l’intenzione e l’annuncio, da parte del ministro Giorgetti, di un maxiemendamento sia sul dl anticipi sia sulla manovra. Per gli anticipi, ha spiegato il ministro intervenendo durante il confronto, si tratterà di modifiche ordinamentali, per la legge di bilancio saranno affrontati gli aspetti di carattere finanziario.

La premier, dunque, ha deciso di non lasciare a Salvini il ruolo di interlocutore con le parti sociali, così come si era capito dalla convocazione, a sorpresa, per la giornata di oggi. Una convocazione respinta al mittente da Cgil e Uil impegnate con le manifestazioni previste nel Nord Italia. Unico ad avere risposto presente era stato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, confermando la divisione del fronte sindacale. Meloni ha poi rinviato a martedì mattina il nuovo confronto che pure non è chiaro nei contenuti e potrebbe avere molto a che fare con il maxiemendamento annunciato da Giorgetti.

«Credo sia stato un atto di buon senso, perché un incontro il giorno in cui c’è lo sciopero generale è un po’ difficile da comprendere mi sembra però una convocazione po’ tardiva». Ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini a margine dell’intervento conclusivo alla manifestazione di Torino. Dal governo ad oggi non c’è alcuna risposta, vedremo cosa ha da dirci ma fino a ora non c’è stata alcuna possibilità di confronto e trattativa - ha aggiunto - se il governo fosse capace di ascoltare il Paese dovrebbe aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e, soprattutto, avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno».

Cgil e Uil hanno poi espresso grande soddisfazione per l’adesione allo sciopero di ieri. Secondo i dati forniti dai sindacati sarebbe stata del 75 per cento la partecipazione delle categorie coinvolte, ( tutte tranne Pubblico impiego, Scuola, Università, Ricerca, Poste e Trasporti) che avevano già scioperato a livello nazionale lo scorso 17 novembre. Nelle Regioni coinvolte si sono tenute oltre 40 manifestazioni con Landini che ha chiuso a Torino e Pierpaolo Bombardieri a Brescia.

«Lo sciopero è riuscito - ha commentato Landini chiudendo la giornata e lanciando l’ennesimo attacco a Salvini - La partecipazione è andata oltre quella del 17 novembre. Quindi l’effetto della precettazione è stato di aumentare la partecipazione». La mobilitazione nei confronti della manovra proseguirà anche nella giornata di oggi con la manifestazione nazionale della Cisl a Roma, in piazza Santi Apostoli, che verrà chiusa dall’intervento del segretario generale Luigi Sbarra. La confederazione di Via Po chiederà a Governo e Parlamento di correggere e migliorare la legge di bilancio, lanciando a esecutivo, sistema delle imprese e agli altri sindacati la sfida di un “patto sociale” e di una “Agenda 2024” per la crescita e lo sviluppo. Tutte le delegazioni che parteciperanno a Roma all’iniziativa della Cisl avranno al braccio e alle bandiere un nastro rosso per affermare “No” alla violenza contro le donne in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. E all’iniziativa della Cisl è arrivata l’adesione di Italia Viva che prova ad inserirsi nella partita. Ad annunciarlo, tramite una nota, è stata la coordinatrice nazionale Raffaella Paita. «Italia Viva parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione organizzata dalla Cisl, domani a Roma a piazza Santi Apostoli, per chiedere a governo e parlamento di correggere la legge di bilancio. Sarà anche l'opportunità per ribadire il nostro no alla violenza di genere, indossando al braccio un nastro rosso in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne».