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ELLY SCHLEIN POLITICO
L’estate è ormai finita, e parafrasando i Righeira il campo largo sta diventando grande. Tappa fondamentale della crescita di questa coalizione creata più per necessità che per convinzione sarà il voto di domenica e lunedì nelle Marche, che il candidato presidente Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro, oggi eurodeputato Pd e provetto cicloamatore, sta girando in lungo e in largo da settimane.
Al suo fianco per il rush finale ci sarà la segretaria dem Elly Schlein, che sul voto marchigiano si gioca un pezzo importante del suo futuro e di quello dello schieramento di cui è alla guida. E dunque, dopo aver toccato la costa e l’entroterra della regione, da Urbania a Senigallia, da Camerino a Fermo, da Ancona a Pesaro, la leader dem tornerà di nuovo domani per tirare la volata a Ricci, che chiuderà la campagna elettorale giovedì ad Ancona. Al suo fianco, all’evento di quella che è stata definita “alleanza del cambiamento”, ci saranno la presidente dell’Umbria Stefania Proietti e quella della Sardegna, Alessandra Todde. Entrambe vinsero le proprie elezioni da sfavorite, per un soffio Todde e in maniera più netta Proietti, e ribaltare il pronostico è quello in cui spera anche lo stesso Ricci.
Perché i sondaggi delle scorse settimane sembrano suggerire un vantaggio, seppur non incolmabile, per il presidente uscente Francesco Acquaroli, di Fd’I, per il quale nei giorni scorsi si sono mossi i leader del centrodestra, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Ma la sfida è comunque aperta, e considerato il vantaggio del centrodestra in Veneto e quello del centrosinistra in Campania, Toscana e Puglia, ecco che le Marche diventano l’unica Regione davvero contendibile.
Per questo Ricci ha tutta l’intenzione di riportarla nell’alveo “storico” di regione rossa assieme a Umbria, Toscana ed Emilia- Romagna, e per farlo ha bisogno del sostegno di una coalizione larghissima che va dall’estrema sinistra a Italia viva e Più Europa. Ieri il segretario Riccardo Magi ha fatto tappa a Fermo, Porto Recanati e Ancona per sostenere i candidato del progetto civico Avanti con Ricci, mentre oggi sarà la volta del segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni sarà che parteciperà ad una serie di manifestazioni ad Ascoli Piceno, Fermo e Civitanova a sostegno della lista di Avs. Ma è sull’alleanza “forte” tra Pd e M5S che punta Ricci per sconvolgere il panorama elettorale e ribaltare i pronostici. Ieri sera l’ex sindaco di Pesaro ha partecipato a un incontro con Giuseppe Conte e Pierluigi Bersani, da sempre uno degli esponenti dem più vicini all’ex presidente del Consiglio.
Tra i temi toccati anche la questione mediorientale, dopo le manifestazioni di ieri sfociate in alcuni contesti in scontri con le forze dell’ordine. «Regno Unito, Canada e Australia hanno riconosciuto lo Stato di Palestina. Un passo avanti importante per affermare il diritto dei palestinesi a esistere. Cosa aspetta l’Italia a fare lo stesso? - si è chiesto Ricci - Chi resta in silenzio di fronte al massacro del popolo palestinese è complice. Noi non saremo complici. Quando saremo al governo delle Marche, riconosceremo anche noi la Palestina. Un atto di giustizia, un messaggio di solidarietà e di sostegno, nella speranza che si possa arrivare a una pace giusta e alla soluzione due popoli, due Stati».
Concetto condiviso da Conte, che ha difeso i manifestanti pacifici e invitato il governo a seguire le tracce di Londra, Canberra e Ottawa. «Nel fine settimana, vari Stati hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, compresa la Gran Bretagna, mentre la nostra Meloni era in Tv a parlare di pastarelle e poi si è presentata anche dai giovani del suo partito invitandoli ad avere coraggio: quello che lei non ha quando si tratta di scelte doverose e necessarie come in questo caso», ha detto l’ex inquilino di palazzo Chigi in visita a Fabriano. Da dove ha denunciato una situazione tale per cui su 30 mila abitanti, ci sono 3.500 disoccupati», toccando alcuni dei punti in comune tra i vari partiti della coalizione, dal lavoro alla sanità. E sui quali tornerà certamente domani Elly Schlein, che nelle Marche si gioca anche un bel pezzo del suo futuro. Si fanno sempre più insistenti infatti i rumors che vedrebbero primarie aperte tra i leader del campo largo in vista delle prossime Politiche, con la partecipazione, oltre che dello stesso Conte, anche della sindaca di Genova Silvia Salis in quota “riformista”.
Proprio i riformisti stanno aumentando il pressing sulla segretaria, e sul presidente del partito Stefano Bonaccini, per un cambio di rotta sia nella gestione della leadership sia nel rapporto con Conte. «Al momento non abbiamo credibilità e per un’alternativa di governo serve credibilità», ha detto nel fine settimana l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. A buon intenditor.