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ALESSANDRA TODDE PRESIDENTE REGIONE SARDEGNA
La Procura della Repubblica di Cagliari ha chiesto al Tribunale civile di annullare la parte del decreto del Collegio regionale di garanzia elettorale che prevedeva la decadenza di Alessandra Todde dalla carica di presidente della Regione Sardegna. Tuttavia, l’ufficio del pubblico ministero ha confermato l'esistenza di alcune irregolarità nei documenti elettorali presentati dalla governatrice, ma ha ritenuto sproporzionata la sanzione di decadenza.
Nel procedimento in corso davanti al collegio presieduto dal giudice Gaetano Savona, con i giudici Francesco De Giorgi e Bruno Malagodi, la Procura, rappresentata dal procuratore aggiunto Guido Pani e dalla sostituta procuratrice Diana Lecca, ha depositato le proprie conclusioni avverso il ricorso promosso dai legali di Todde contro il provvedimento emesso dal Collegio di garanzia elettorale il 20 dicembre 2024, che aveva inflitto una sanzione amministrativa di 40mila euro e trasmesso gli atti al Consiglio regionale per l’eventuale decadenza della governatrice, in relazione a presunte irregolarità nel rendiconto delle spese elettorali per le Regionali.
La Procura ha riconosciuto che i documenti presentati dalla presidente contenessero carenze e ambiguità, ma ha ritenuto che la sanzione massima di decadenza fosse eccessiva. Per questo motivo, l'ufficio del pubblico ministero ha chiesto che il Tribunale sostituisca la sanzione pecuniaria con una multa di entità inferiore, lasciando al giudice la determinazione dell'importo.
L'udienza per le conclusioni è fissata per il 22 maggio, mentre la documentazione doveva essere depositata entro il 2 giugno.