Lei e lui insieme, l'una accanto all'altro, sorridenti. Daniela Santanché, deputata-imprenditrice di Forza Italia e colui che sarebbe diventato l'uomo più potente del mondo, così ritratti, nella foto che circola su internet. E non erano tantissimi anni fa.Onorevole Santanché, lei è forse uno dei pochissimi politici che conosce Donald Trump e che lo ha da subito sostenuto. A quando risale quella foto e dove eravate?L'ho conosciuto qui a Milano, forse sarà stato 7 o 8 anni fa. L'ho rivisto sempre a Milano. E poi in questo periodo di campagna elettorale ero in contatto con la sua organizzazione e quindi scambiavamo mail.L'ultima che le hanno mandato?Mi dissero che erano avanti nei sondaggi.E questo quando in Italia tutti o quasi dicevano che perdesse?Sì, me lo dissero 10-15 giorni prima che era in testa.In quale circostanza lo ha conosciuto?A una cena, l'ho trovato un uomo molto affabile, molto di mondo e determinato. Ha il potere dell'ascolto, sa vivere ed è galante. Rispetta le donne, semmai ci sono donne che non rispettano se stesse. Mi ha fatto subito un'ottima impressione.Chi è quindi veramente il presidente eletto degli Usa?Non è quello della campagna elettorale.Dove a onor del vero aveva fatto dichiarazioni un po' irrispettose?No, lui ha cambiato semplicemente il modo di comunicare, è l'emblema della politica scorretta, non del politicamente corretto.Come giudica certe affermazioni di Trump sulle donne?Ma lui è un uomo che ama le donne, lo fa vedere il rapporto che ha con loro, con le sue figlie, l'interazione con cui lavorano con lui, quindi sicuramente è amante, ama e rispetta le donne. Poi, dipende quali donne.Certo però quelle affermazioni tirategli fuori di undici anni fa non erano esattamente eccelse.Sono quei colpi bassi come le intercettazioni dove uno tira fuori solo qualche parola di un discorso, perché è anche il tono che fa la musica. Dipende dal momento, dall'occasione. Ma tutto è stato strumentalizzato. Io vorrei sapere piuttosto oggi come si sente Francesco Merlo che parlava di Trump come di un delinquente, o come si sente Vittorio Zucconi che ha descritto tutta la famiglia come buzzurri. O come si sente Gianni Riotta e tutti quelli che dicono che chi vota Trump non ha nemmeno la laurea. Insomma che chi vota democratico lo fa con la testa e chi repubblicano lo fa con la pancia.Bisognerebbe chiederlo a loro.Chi ha perso è tutta la stampa, tutti i commentatori e i giornalisti impregnati di ideologia. E oggi non staranno tanto bene, perché comunque Trump è l'uomo più potente al mondo, è il presidente degli Stati Uniti d'America. E non sta tanto bene neppure il nostro governo, con la Boschi che andava in giro con la spillettina di Hillary e Renzi che si è fatto fare l'endorsement da Obama. La sconfitta di Hillary è la sconfitta di Obama.Non è la sconfitta delle donne?No, hanno fatto un sacco di errori, detto che erano matti e bigotti. Hanno raccontato un sacco di bugie sull'elettorato di Trump.Maria Giovanna Maglie, giornalista e analista di politica estera, però praticamente da sola si è distinta dal coro.La Maglie è stata sempre uno spirito libero e anche coraggiosa.Su "La Stampa" l'economista Paola Tommasi, che racconta di aver lavorato nello staff di Rentato Brunetta ed è poi passata all'organizzazione di Trump, racconta che il neo-presidente sia addirittura una persona al limite della timidezza e che ascolta attentamente i collaboratori. Jeckill e Hide? Tommasi dice anche che il capogruppo azzurro avesse tifato all'inizio Clinton.Ma io non lo so questo. Certamente io ho sempre tifato Trump. L'ho scritto anche nel mio libro sei mesi fa ("Sono una donna. Sono la Santa" Mondadori ndr).Cosa si aspetta da Trump?Sono certa che farà una grandissima squadra. Che farà uno staff molto capace con le eccellenze americane e si contornerà di gente preparata. Intanto, vicino a lui c'è Rudolph Giuliani che è stato il migliore sindaco. Mi ricordo che Ronald Reagan a Donald aveva già chiesto di candidarsi. E poi, scusi, basta guardare l'andamento della Borsa: non è crollata, non è successo nulla. Adesso stanno diventando tutti trumpisti perché salire sul carro del vincitore è facile e quindi financo Repubblica cerca di invertire la rotta.Trumpisti o anche "trumpini" come su "Il Giornale" il direttore Sallusti definisce con una frecciatina Salvini che rilancia la sua candidatura a leader del centrodestra? E' per lei possibile o c'è un eccesso di parallelismo?Le 3,27 del 9 novembre hanno segnato un forte cambiamento non solo in America, ma nel mondo, nella comunicazione politica, perché tutti questi commentatori che se la cantano e se la suonano non avevano capito gli elettori, il popolo. E Trump sicuramente ha fatto una grande rivoluzione. Io mi auguro che traslato in Italia tutto questo voglia dire per noi centrodestra che per vincere dobbiamo avere posizioni chiare e nette. Dobbiamo rifare quella battaglia di identità, di orgoglio d'appartenenza. La Patria deve essere solo di chi la ama per far tornare grande l'Italia. Quindi, è finito il periodo dei Ni, dei doppi binari, degli inciuci. Vincerà chi saprà fare un programma e avere parole d'ordine che siano soprattutto convincenti per la classe media che anche in Italia è scomparsa come in America. Bisogna stare con la classe media che questi tre governi hanno distrutto e massacrato.È Salvini il nuovo leader visto che neppure Giovanni Toti lo esclude (ha anche detto che Silvio Berlusconi non può più scegliere il leader del centrodestra)?Berlusconi deve stare da questa parte senza se e senza ma e io sono convinta che ci starà. Poi se farà altre scelte, tutti quanti ce ne faremo una ragione. Ma tutti quelli che sono senza se e senza ma vogliono un'alternativa al governo Renzi.Secondo un gossip lei potrebbe andare nella Lega. E' vero?Non vado da nessuna parte. Io sono un paracarro e sto bene ferma dove sono. Ma non rinuncio a quelle che sono le mie convinzioni e le mie idee per tornare a vincere. Berlusconi è stato un grande, ha messo insieme le pere con le mele, dai socialisti ai repubblicani ai democristiani, oggi quella roba lì non funziona più.Ha anticipato Trump?Sicuramente Berlusconi è stato un modello. E io mi auguro lo sia ancora, ma facendo scelte nette. Il Ni non funziona.Non mi ha risposto su Salvini.Il leader del centrodestra non lo scelgo né io né nessun altro. Lo sceglierà il popolo. Certo non facciamo le primarie con i cinesi, le primarie "fai da te". Però ci saranno dei meccanismi e non c'è più nessuno che mette la mano sulla spalla e dice: questo è il leader. Noi dobbiamo rimettere al centro il popolo.Dall'America ci sarà un' influenza sul No per il referendum?Assolutamente sì. C'è un vento molto impetuoso che viene dall'America che ha risvegliato la maggioranza silenziosa. E' un vento che arriva in Europa ed è inarrestabile e che secondo me travolgerò anche in Italia il Partito democratico.Renzi che ha tolto le bandiere Ue e messo solo quelle italiane a una conferenza stampa, si è trumpizzato?Ma guardi io le devo dire che ho stima per Renzi, è bravo a fare il suo lavoro. Dobbiamo noi imparare a fare il nostro, senza complessi di inferiorità.