Sul Mes «deciderà il Parlamento, come è giusto che sia. Io personalmente non ho cambiato idea, è uno strumento inutile e dannoso». Così il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini risponde a una domanda sulla ratifica del Mes, in un punto stampa ad Atreju. Il leader della Lega ribadisce dunque la sua contrarietà alla riforma del Salva Stati, ma non si sbilancia sull’atteggiamento del suo partito al momento del voto.

Sulla ratifica «vediamo quando si vota, io ho espresso la mia idea: che un pensionato, un precario eventualmente debba pagare per salvare un banca tedesca non mi sembra il centro della nostra attenzione e politica», dice Salvini. Dunque la Lega che farà al momento del voto? «Vediamo quando si vota...», risponde il ministro delle Infrastrutture incalzato sulla questione.

Poi uno sguardo al prossimo appuntamento elettorale importante, le Europee: «Io conto sul centrodestra unito in Europa per mandare a casa le sinistre che sono la rovina dell'Europa. Soros e le sinistre sono la rovina del nostro continente. E quindi chiunque sia una alternativa è benvenuto, da Abascal a Le Pen, da Wilders a Afd», dice ancora il vice premier, che sulla presenza del controverso leader di Vox Abascal ad Atreju – che nei giorni scorsi aveva usato parole violente nei confronti del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez - aggiunge: «Ognuno è libero di invitare chi vuole, a me hanno fatto il processo alle intenzioni per aver invitato Marine Le Pen, Afd».