In mezzo a espropri molto complicati e integrazioni richieste al progetto dal ministero dell’Ambiente, il ponte sullo Stretto continua ad essere uno dei principali temi della campagna elettorale al Sud.

L’ultima polemica al vetriolo, sulla quale si è immediatamente tuffato anche il ministro Matteo Salvini, è stata innescata da Nichi Vendola. «Il ponte sullo Stretto è una cosa molto utile. Molto utile sia per la ’ndrangheta che per cosa nostra», le parole di Vendola, contro le quali si era scagliato, a caldo, il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente dei senatori leghisti, parlando di offese alla dignità di siciliani e calabresi.

Poi è stata la volta di Salvini che, sparigliando le carte, ha voluto fare del ponte, inteso come occasione di lavoro e sviluppo, una vera e propria occasione per sconfiggere la criminalità. «Il numero che mi ha colpito è 120mila – ha detto Salvini - le stime della società Stretto di Messina calcolano che dall’apertura dei cantieri alla gestione del ponte si creeranno in Italia 120mila posti di lavoro, soprattutto per i giovani. In Sicilia e Calabria i ragazzi quando finiscono il liceo o l'università devono solo decidere dove scappo, emigro – è il ragionamento del ministro che dunque rilancia -, un’infrastruttura come il ponte è anche una grande operazione antimafia. La mafia c’è dove c’è disperazione», ha sostenuto ricordando anche l’anniversario della strage di Capaci. E certamente il lavoro per i giovani che continuano a emigrare è uno degli scudi principali per arginare il potere criminale, ma insieme al ponte ci vorrebbero interventi diretti e strutturali. In ogni caso Salvini cavalca, a suo modo, la tigre e conferma: «Il mio obiettivo è aprire i cantieri entro il 2024».

Anche perché, secondo il ministro, Calabria e Sicilia avrebbero ricadute positive in termini di salvaguardia dell’ambiente, assumendo anche da questo punto di vista una posizione originale. «Il ponte toglierà centomila tonnellate di co2 dall’aria perché oggi se qualcuno per turismo o per lavoro prende il traghetto per fare quei 3 chilometri, ci mette d’estate, anche 3, 4, 5 ore. Se invece di tre ore ci metti 3 minuti pensa al risparmio di tempo e di emissioni». Con buona pace dei possibili impatti su ecosistemi, specie animali e oasi naturali per i quali sono da tempo sul piede di guerra le associazioni ambientaliste.