Avanti con il governo Draghi e la maggioranza che lo ha sostenuto fin qui. La posizione del Partito Democratico non cambia, ma per i dirigenti dem lobiettivo sembra più complicato da raggiungere oggi rispetto a qualche ora fa. Lappello alla responsabilità fatto dal segretario Enrico Letta a «tutti i partiti» non sembra al momento aver colto nel segno, perché dai partiti alla destra del Pd arriva un fuoco di sbarramento fatto di insulti e invettive contro il partito di Giuseppe Conte. Che, nel frattempo, valuta se ritirare i ministri. Il presidente M5s ha riunito lo stato maggiore, dopo il nuovo consiglio nazionale di ieri sera. Il ministro Stefano Patuanelli, arrivando alla sede del Movimento, ha risposto sibillino alla domanda diretta sulle possibili dimissioni: «Dimissionario, di fatto, è il governo». Fonti del M5s, tuttavia, fanno sapere che al momento si tratta solo dipotesi, non cè una richiesta concreta in questo senso. Da qui a mercoledì, quando Draghi si presenterà alle Camere, continueranno le riunioni e i contatti fra i leader. Fonti del Pd sottolineano che i tentativi di ricucire vanno avanti senza sosta e coinvolgono gli stessi leader dei partiti. Tuttavia, la linea della solidarietà non sembra condivisa dagli altri partiti della maggioranza. Lega e Forza Italia scrivono in una nota congiunta che lunica strada è il Draghi Bis senza il M5s, sul quale «non si può più contare». Dopo quello che è successo, scrivono i due partiti al termine di una telefonata fra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, «il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica. Noi siamo alternativi a chi non vota miliardi di aiuti alle famiglie, a chi si oppone a un termovalorizzatore fondamentale per ripulire Roma e tutelare così milioni di cittadini, a chi difende gli abusi e gli sprechi del reddito di cittadinanza, a chi sa dire solo dei No». Non solo: «Ascolteremo con rispetto e attenzione le considerazioni del Presidente Mario Draghi, che ha reagito con comprensibile fermezza di fronte a irresponsabilità, ritardi e voti contrari. Il centrodestra di governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani». «O un Draghi bis o elezioni anticipate. Io lavoro totalmente per riportare Draghi al governo», dice Matteo Renzi a Fanpage.It. «Si può andare a votare. Non cè niente di pauroso. Io preferisco andare avanti con Draghi per un altro anno e sistemare le cose. Ma non ho paura del voto».