Salta l'ipotesi Salvatore Tutino come assessore al Bilancio del comune di Roma. "Era tra le persone che abbiamo visto, era tra i possibili candidati. A breve avrete il nome", ha tagliato corto Virginia Raggi. Il nome sarebbe saltato per l'ostruzionismo e gli attacchi di alti esponenti del Movimento, a cominciare da Roberto Fico. E Grillo chiama subito al silenzio i suoi: "Ringrazio di cuore tutti i portavoce M5s che non faranno né dichiarazioni né interviste su Roma nei prossimi giorni. Grazie di cuore a tutti".LE DICHIARAZIONI DI TUTINO"Se mi trovo ad essere attaccato dal movimento che deve sostenere questa giunta è più giusto lasciar perdere. Resto alla Corte dei Conti a fare il mio lavoro". Lo ha detto Salvatore Tutino, spiegando la sua decisione di fare un passo indietro rispetto all'incarico di assessore al Bilancio al Comune di Roma. "Mi dispiace molto - ha aggiunto - pensavo di poter dare il mio contributo, ma denuncio la mia impotenza. Sono rimasto perplesso, poi rammaricato, poi ho lasciato perdere: ho capito che non è te che vogliono attaccare, ma vogliono attaccare altri". In Campidoglio, spiega ancora Tutino, "ho trovato anche persone corrette. Raggi mi ha dato fiducia, mi ha colpito la sua concretezza"."Ho sentito attacchi nei miei confronti da persone che non ho il piacere di conoscere e loro non conoscono me nè il mio curriculum. Si sostiene che ho usufruito nel 2013 della nomina alla Corte dei conti per maturare uno stipendio di 300mila euro. Tutte stupidaggini - ha continuato il consigliere della Corte dei Conti - mi dicono che io sono della casta. Sono della casta perchè ho lavorato una vita, ho fatto cento cose tutte con grande piacere e senso delle istituzioni, ho fatto carriera e ho dato un contributo forte, ho lavorato contro l'evasione, ho fatto il mio lavoro".