Non è più soltanto una polemica da social. Il caso del soggiorno natalizio di Giuseppe Conte a Cortina ora arriva in Aula: a depositare un’interrogazione parlamentare è la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent, che si rivolge al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere conto della trasferta dell’ex premier pizzicato da Dagospia nella località veneta insieme alla compagna (e alla scorta). Quanto è costata la “vacanza” allo Stato?

L’interrogazione dovrebbe essere annunciata nella seduta di martedì, si apprende da fonti parlamentari di Italia Viva. In una nota, a fronte di un articolo sul soggiorno di Conte nel quale si cita il senatore Renzi, Italia Viva precisa inoltre «per trasparenza che il senatore Renzi ha pagato il proprio soggiorno presso l’hotel in cui ha alloggiato a Cortina con un regolare bonifico bancario circa un mese prima. Nei giorni del capodanno infatti trovare posto nella località montana veneta non è semplice e le strutture chiedono - giustamente - il pagamento anticipato». Nella nota si spiega anche che «la scorta del senatore Renzi, composta di due unità, ha alloggiato in altra struttura rispetto al senatore. Le due unità sono state infatti alloggiate assieme alle scorte di altre personalità quali il Presidente del Senato e il Ministro del Turismo. Il senatore Renzi si è recato a Cortina con auto privata ed è rientrato da Cortina con auto privata».

Infine, «in merito all'interrogazione della senatrice Silvia Fregolent, evidenziamo come sia tesa a capire quante persone della scorta hanno seguito l'onorevole Conte, in quale struttura abbiano alloggiato, con quanti mezzi si siano mossi e a quanto ammonti il costo per il contribuente. L'onorevole Conte, celebre per aver chiesto a Renzi di rinunciare alla scorta per andare a Palermo, ha tutto il diritto di andare in vacanza dove vuole. Purché paghi regolarmente e purché rispetti le altrui scelte oltre che le fisiologiche regole di trasparenza previste dalla Camera dei Deputati e dalla Legge italiana», conclude la nota di Italia Viva.

Valentina Fico, ex moglie di Conte, parlando al Corriere della Sera liquida la polemica come «ridicola». «Conte è stato una notte sola al Grand Hotel Savoia ed era ospite... Era la prima volta che andava a Cortina. Lì c'era già la compagna con la figlia e lui le ha raggiunte per il Capodanno». Fico, componente della VII sezione dell'Avvocatura dello Stato, difende l'ex marito, con il quale è rimasto un buon rapporto: «La compagna è miliardaria! Dove volete che passi le vacanze, in un ostello? E lui era ospite, non ha mica pagato».

«Conte in questi giorni è vittima di un attacco del mostro che lui stesso ha creato e alimentato. Un mostro nato da un partito costruito sull'antipolitica, sul 'No' a tutto, sul risentimento, sulla rivalsa, sull'odio sociale, sul moralismo, sul giustizialismo al grido di 'onestà' e di 'galera' per i nemici del popolo, sull'esperimento sociale del 'uno vale uno'. Brutto eh, essere causa del proprio male?», commenta sui suoi social il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

«Conte - sottolinea - non sta facendo niente di sbagliato, è un suo diritto andare in vacanza dove vuole, compreso un hotel a 5 Stelle se può permetterselo. Così come può occuparsi delle persone più deboli anche se è benestante. Chi dice il contrario fa la peggiore demagogia, quella che ha rovinato il Paese negli ultimi anni, complice la sinistra della superiorità morale e intellettuale». «E allora, caro Conte, ti mando la mia solidarietà da Madonna di Campiglio, dove sto trascorrendo qualche giorno con la mia famiglia prima di tornare nella mia adorata Liguria - conclude Toti - Certo che i tuoi consiglieri grillini, e un pezzo dell'anti politica alimentato proprio da voi, avrebbero molto da ridire. Forse persino sulle tue foto da Cortina...».