“Da paladino dei poveri” a “gauche caviar”. E’ bufera sul leader dei 5Stelle Giuseppe Conte, pizzicato in vacanza al Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo insieme alla sua compagna. Per scatenare la polemica è bastata una foto. Anzi, le foto, pubblicate da Dagospia, che hanno fatto subito il giro del web.

Gli utenti non perdonano all’ex premier la vacanza di lusso, e lo accusano di applicare una “doppia morale”: prima denunciando le immagini di Milano con «10 mila persone in fila per un pasto caldo in appena due giorni nelle ore del Natale», poi – nelle stesse ore – festeggiando le Feste in un albergo a 5 stelle. «Conte, gauche caviar, a Cortina in un hotel a 5 stelle», commenta un utente. «L’avvocato del popolo in parlamento, in privato il radical chic in hotel 5 stelle per 2.500 euro a notte», scrive un altro. Qualcuno invece difende la scelta di Conte, e bolla i più critici come «rosiconi». «Un professionista al livello di Conte non può avere una ideologia democratica, fondata su una visione di avanzamento sociale per tutti, solo perché può permettersi, con i suoi soldi, hotel di lusso a Cortina? Casomai è ancora più meritevole», si legge ancora sui social.

Ma ad attaccare il leader pentastellato sono anche i politici. A cominciare da Benedetta Frucci di Italia Viva, che sui social scrive: «Conte è a Cortina e alloggia in un hotel 5 stelle, non il movimento, ma la categoria extra lusso. Niente di male! Se non fosse che poi è lo stesso che va nelle piazze di Palermo a fare il Masaniello de noantri. L’ipocrisia fatta persona». «Con le sue lussuose vacanze a Cortina Giuseppe Conte ci ha fatto capire che lui sceglie sempre Cinque Stelle. Sia se deve andare in un albergo extra lusso, sia se deve fare ipocrite recite pauperiste speculando, con cinismo, sulla povertà altrui. Del resto che i grillini dicano una cosa e ne facciano un'altra lo sappiamo da tempo. Dicevano di rinunciare alle prebende e poi si sono tenuti emolumenti e liquidazioni. Erano cittadini in prestito alle Istituzioni, ma poi Taverna e C. inseguono incarichi retribuiti con soldi pubblici dei gruppi parlamentari. Insomma una vita a cinque stelle. Nel senso alberghiero del termine…», tuona il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Mentre a difendere l’ex premier ci pensa il ministro della difesa Guido Crosetto, che su Twitter scrive: «Conte soggiorna dove vuole, dove preferisce, dove può permettersi di farlo, come chiunque, ed attaccarlo per l’hotel di Cortina è demagogia di infimo livello. Un po’ come quando qualcuno disse: voi siete alla Prima della Scala ed io invece, solo oggi, ho scelto la mensa dei poveri».