PHOTO
MATTEO RENZI ITALIA VIVA, ELLY SCHLEIN PD
Matteo Renzi si dichiara pronto a rompere con l'attuale maggioranza di Genova guidata da Marco Bucci per costruire un'alternativa politica in Liguria. Durante un'intervista alla Stampa, Renzi affronta il delicato tema della posizione di Italia Viva nella regione, evidenziando l'importanza di «spazzare via le ambiguità» e chiarire le alleanze future. «Se per creare l'alternativa al governo Meloni serve uscire dalla maggioranza di Genova, parliamone. Ma è davvero questo il punto o è un alibi per rompere?», chiede Renzi, manifestando una certa frustrazione verso le divisioni interne alla coalizione.
Italia Viva, secondo Renzi, non intende mantenere «i piedi in scarpe diverse». Il leader del partito ribadisce la disponibilità a separarsi dal «pur bravo Marco Bucci», ricordando che lo stesso Giuseppe Conte lo aveva nominato Commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi. Renzi non esclude l'ipotesi di sostenere la candidatura di Andrea Orlando, nonostante le diverse posizioni politiche. «Siamo pronti a essere presenti in una lista riformista senza simboli di partito. E a sostenere la candidatura di Andrea Orlando, con cui ho posizioni diverse ma che ho comunque nominato ministro», afferma Renzi.
Renzi esorta a evitare gli alibi e a focalizzarsi sulla leadership della coalizione in Liguria. «Inutile girarci intorno. In Liguria il problema non è Italia Viva, ma le divisioni degli altri». In merito alla guida della coalizione, Renzi offre il suo sostegno a Elly Schlein, ma con una condizione chiara: «Se la linea la dà Elly Schlein, noi ci siamo. Se la linea la dà Conte, allora stiamo fuori. Ma la posta in gioco oggi non è su Italia Viva quanto sulla leadership della coalizione».
L'ex premier, nonostante le divergenze con Conte, evita di criticare apertamente l'ex alleato, dichiarando: «Ho fatto un fioretto: non voglio parlar male di lui». Tuttavia, Renzi non rinuncia a sottolineare le differenze strategiche, accusando Conte di essere «fermo al 2021» e di non aver ancora digerito la nomina di Mario Draghi come presidente del Consiglio. «Io mi occupo di futuro: dobbiamo creare un'alternativa alla Meloni», dichiara Renzi, sostenendo che chi mette veti all'interno della coalizione attacca Schlein, non lui.
Renzi, infine, risponde alle accuse di complotto mosse dal governo Meloni. «Ma quale complotto. È stato il solito piagnisteo di questa premier». Renzi rivela di aver avuto un contatto con Meloni riguardo a Raffaele Fitto, durante il quale ha scherzato dicendo: «Sono a organizzare il nuovo complotto contro di te». Nonostante il tono leggero, Renzi non risparmia critiche alla premier e al suo entourage: «L'aggressione contro di me delle sorelle Meloni non è stata simpatica. Evidentemente hanno più problemi di quello che pensavamo».