«Questo luogo esige e merita rispetto, la sua valutazione signor presidente rispetto al fatto che questa crisi è incomprensibile, mi impone di guardarla negli occhi e di dirle cosa ha portato tutti noi ad allontanarci dal governo». Comincia così l'affondo di Matteo Renzi nel suo intervento a Palazzo Madama, dove si sta svolgendo la discussione sul voto di fiducia a Giuseppe Conte. «Noi pensiamo che il suo non sia il governo più bello del mondo, il governo migliore del mondo. Pensiamo che per la tragedia incorso ci sia bisogno di un governo più forte. Non basta la narrazione "degli altri Paesi ci copiano, siamo un modello"», aggiunge Renzi. Conte «ha avuto paura» di salire al Quirinale, «ha scelto un arrocco istituzionale che spero sia utile per lei ma temo sia dannoso per le istituzioni», osserva il leader di Italia Viva.  «Non faccia torto alla sua intelligenza, sono mesi che le chiediamo una svolta», precisa Renzi.  «C’è bisogno di dirci le cose in faccia, in modo tranquillo. Non è il momento della crisi? Questo è un momento opportuno, ora o mai più si può fare la discussione. Ora ci giochiamo il futuro, non fra sei mesi. Ora o mai più perché c’è un nuovo presidente degli Stati Uniti», dice l'ex premier. «Ora o mai più perché qualche giorno fa sono stati fatti degli accordi impressionanti in medio Oriente. Ora o mai più perché Merkel e Macron hanno siglato accordi con la Cina mentre noi siamo rimasti a guardare», aggiunge Renzi. «Ora o mai più perché questo è l’anno del G20 in Italia». E, ancora: «Ora o mai più per l’economia, abbiamo il 160 per cento di debito e i ragazzi pagheranno il conto più di altri di questa crisi. Ora o mai più per il Mes». «Se voi ve ne andate perderete tutto, ci hanno detto. Sì. E ve lo diciamo guardandovi negli occhi. Quando si fa politica si può anche rinunciare a una poltrona, non si può rinunciare a una idea».  «Lei - dice Renzi rivolgendosi a Conte - è sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico internazionale e io le ho detto gentilmente di no. La politica non è solo distribuzione degli incarichi». Quindi "'atto" di accusa al premier:  «Spero che nei prossimi giorni lei metta al centro le idee e non solo lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita questo mercato indecoroso».  «Per noi la politica, a differenza degli altri, non è cambiare idee per tenersi la poltrona e quando questa estate ci sarà la scuola politica di Iv i ragazzi avranno un messaggio da Bellanova, Bonetti e Scalfarotto» è cioè «che quando si fa politica si può rinunciare alla poltrona ma non alle idee».  «Lei può trovare una maggioranza, vediamo se arriverà a 161 voti» ma «fate presto. Volete andare avanti con una maggioranza raccogliticcia? Vi auguro sia maggioranza, raccogliticcia sicuro. Ma fate presto», conclude Renzi.