Un “tour” in giro per l’Italia, a parlare di giustizia “giusta” e di quello che serve al nostro sistema giudiziario per superare ostacoli che vanno avanti da decenni. L’ha pensato l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che assieme al responsabile giustizia di Azione, Enrico Costa, partirà di settembre con questa iniziativa, annunciata nella consueta e news. 

«In settimana si incardina la proposta di riforma della Giustizia e insieme a Enrico Costa faremo un lavoro congiunto – ha scritto Renzi – Ascolteremo le proposte di tutti. Avvocati, magistrati, cittadini, associazioni, professori, esperti, addetti ai lavori. La battaglia per la Giustizia Giusta non ha colore politico, ma è un’esigenza di tutti gli italiani».

Poi l’annuncio del tour. «Abbiamo deciso con Enrico che da settembre insieme gireremo per l’Italia per ascoltare le proposte di chi ha qualcosa da proporre: ci sembra un modo serio anche per onorare il fatto che siamo stati eletti nella stessa lista. E del resto io sono orgoglioso di averlo nominato Ministro nel 2016». 

Il leader di Iv è tornato anche sulle parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, contro l’uso improprio delle commissioni d’inchiesta. «Le commissioni sono utili, sapete che alcune verità su David Rossi (il fatto ad esempio che qualcuno lo abbia percosso prima della morte) non sono venute dai Pm di Siena né da quelli di Genova ma solo dal lavoro della Commissione di Inchiesta presieduta da Zanettin – ha aggiunto Renzi – Sul Covid è necessario fare chiarezza non per sostituirsi ai Pm ma per ragioni strettamente parlamentari: cosa si è fatto bene, cosa non si è fatto bene. Fare chiarezza serve a evitare di ripetere errori. A meno che qualcuno non pensi che durante il Covid sia stato fatto tutto bene, dai banchi a rotelle fino alle mascherine, dall’esercito russo in Italia fino ai ventilatori cinesi, dalla didattica online fino ai ristori. Davvero qualcuno pensa che sia stato andato tutto bene, Giuseppe Conte e Rocco Casalino a parte?».