«All’Opa di Salvini e Meloni noi rispondiamo con una contro- Opa: solo Forza Italia è in grado di rappresentare il ceto medio e tutta l’Italia». Ne è convinto il parlamentare forzista, Renato Brunetta, che non fa sconti alla politica economica del governo gialloverde e - da teorico della flat tax - boccia l’iniziativa di Salvini su tutta la linea: «E’ una follia fuori tempo massimo».

L’Istat ha rivisto le stime al ribasso, quanto bisogna preoccuparsi?

Guardi, nella migliore delle ipotesi siamo in stagnazione, in recessione se continua questo trend. Lo dice l’Istat e anche gli osservatori internazionali, ma per capirlo basta camminare per strada: negozi chiusi, cantieri fermi e cassa integrazione. Gli errori in politica economica di questo governo stanno incidendo sempre più sulla vita dei cittadini. Stiamo vivendo in un periodo davvero buio e il governo gialloverde ci ha precipitato in un baratro profondo.

A proposito di politica economica, Salvini e Di Maio hanno trovato l’accordo sulla flat tax in deficit. Cosa significa?

E’ solo una stupidaggine che fa ridere i polli ma soprattutto ridere amaramente i mercati, perchè non si tagliano le tasse in deficit.

Ma una flat tax servirebbe?

Diciamolo una volta per tutte: la flat tax era il primo punto del programma del centrodestra unito e l’ho scritta io. Era il primo punto, perchè puntava a produrre uno shock fiscale, portando a una semplificazione, all’emersione del sommerso e anche alla cancellazione onerosa di tutto il contenzioso pregresso, per famiglie e imprese. Ecco, Salvini aveva la grande possibilità di cominciare da qui il lavoro di questo governo, imponendo la misure a un partner confuso come i 5 Stelle: così non è stato però. Se oggi la flat tax non c’è è colpa di Salvini, che ha subito il disastroso reddito di cittadinanza e ha scelto di puntare su Quota100.

Ora però la vorrebbero fare...

Impossibile: hanno sperperato 15 miliardi di euro con due misure costose che stanno producendo disastri. Pensare di fare ora la flat tax è semplicemente una presa in giro, perchè non ci sono soldi. Già ora siamo oltre il 3,5% di deficit, qualcuno mi dica come si può pensare di aggiungere altri due punti di deficit, con la flat tax. Arriveremmo al 5,5% nel 2020 e non sta nè in cielo nè in terra.

Quindi ora è impossibile approvarla?

La flat tax andava benissimo se era la prima e unica riforma economica del governo, per dare uno shock fiscale che facesse ripartire il Paese. Farla ora, magari insieme ad altri provvedimenti folli dei 5 Stelle, significa solo aggiungere un’altra follia fuori tempo massimo.

Intanto, si è in attesa anche della risposta alla lettera della Commissione Ue. Cosa farà il ministro Tria?

Non è possibile dire nulla, tra anticipazioni false e categoriche smentite. Speriamo che Tria si esprima in modo responsabile, ribadendo il rispetto degli impegni presi con la Commissione Ue e con il Def. In ogni caso, il caos di queste ore è la riposta peggiore possibile.

Il voto europeo sembra aver comunque dato fiducia al governo, almeno nella sua parte leghista.

Io penso che i risultati siano la coda di un’onda di consenso che Salvini si è conquistato sul campo, con la parola d’ordine securitaria. L’esito del voto europeo, però, va letto nella sua interezza: grande successo per la Lega, grande sconfitta per i 5 Stelle, che è anche il partito di maggioranza relativa in Parlamento. In sostanza, è un voto che premia la proposta anti- immigrazione di Salvini, ma boccia completamente la politica economica e sociale di Di Maio. Questo, per, non è stato detto con molta chiarezza da nessuno.

Il governo non ha passato il test elettorale, quindi?

Il disastroso decreto Dignità, le riforme costituzionali eversive, la riforma della giustizia che cancella la prescrizione, il reddito di cittadinanza: queste sono le misure che hanno fatto male all’Italia e che hanno prodotto il crollo dei 5 Stelle. Il popolo sovrano ha premiato nel governo chi gli ha offerto più sicurezza e bocciato chi lo sta portando nel baratro. Qui sta il problema: con questo giudizio il governo non esiste più e, se pensa di andare avanti, il paese collassa.

Nessuno in maggioranza, però, ha parlato di crisi di governo.

Pensare di dire che non è successo nulla e che si può andare avanti come se nulla fosse è una follia da struzzi. Questo governo mette la testa sotto la sabbia per non perdere il potere.

Fi, invece, come si colloca?

Forza Italia è un grande partito, che partecipa al più grande partito europeo. I sovranisti Meloni e Salvini, invece, in Europa non contano nulla e i loro potenziai alleati in stile Orban li hanno mollati. Lo vedranno, purtroppo, quando si cominceranno a decidere le alte cariche della commissione Ue e l’Italia sovranista resterà con un pugno di mosche.

Meloni sostiene che Fratelli d’Italia sia sufficiente alla Lega per formare un nuovo governo di centrodestra.

Gli italiani hanno espresso la loro volontà di maggioranza il 4 marzo 2018, votando al 37% il centrodestra unito. Per formare un Esecutivo omogeneo si sarebbero potuti trovare i voti in Parlamento, ma Salvini ha fatto una scelta diversa e da noi non condivisa, mettendo insieme il diavolo e l’acqua santa. Ora abbiamo visto i risultati di questo accordo tra forze antitetiche, quindi l’unica soluzione è tornare alla volontà del popolo che ha scelto il centrodestra.

E come?

O troviamo una nuova maggioranza subito in Parlamento, oppure la troviamo nelle urne, quando deciderà il presidente Mattarella.

Il suo partito sembra in difficoltà rispetto al dinamismo sovranista.

Durante la riunione del nostro ufficio di presidenza di due giorni fa, la volontà comune è stata quella di dare uno shock politico al paese: ci rivolgeremo a tutte le forze di centro, cattoliche, liberali e riformatrici, per dire che noi ci siamo e che abbiamo le risposte di politica economica e sociale per contrastare la crisi che da dieci anni ha colpito i ceti medi. Gli stessi che non hanno ancora ricevuto risposte dalla maggioranza di oggi. Noi ci siamo, il presidente Berlusconi c’è e rispondiamo all’Opa ( Offerta pubblica di acquisto ndr) in corso da parte di Salvini e Meloni con una contro- Opa, rivolta ai ceti medi e alla maggioranza silenziosa nel Paese.

E cosa gli direte?

Che le risposte securitarie non bastano ma occorre rivolgersi alla gente in carne ed ossa, con le sue paure e i suoi bisogni: ai commercianti che chiudono non si risponde con la castrazione chimica, ai giovani che cercano lavoro non si risponde solo con la legittima difesa. Servono crescita, sviluppo e investimenti.

La formula di Fi riuscirà a incarnare questo progetto centrista?

Io credo con forza che serva un nuovo “predellino” del presidente Berlusconi e che serva probabilmente anche un nuovo soggetto politico che rappresenti i bisogni del ceto medio e della maggioranza silenziosa che lavora e produce. Dobbiamo fare autocritica, ma nei momenti cruciali noi ci siamo sempre stati, come anche Berlusconi. Forza Italia è un grande partito monarchico e anarchico, capace di aggregare le forze migliori di questo Paese. Solo un centrodestra non estremista e credibile in Europa può vincere, e questo centrodestra lo rappresentiamo solo noi.

A quando, questa svolta?

Glielo dico col sorriso, nei prossimi giorni ne vedremo delle belle.