Basilicata al voto per l’elezione del presidente della Giunta regionale e dei 20 consiglieri regionali. L’affluenza alle ore 12 di domenica è stata molto bassa: il 9,12%. Si contendono il posto di governatore della Basilicata l’uscente Vito Bardi (ex generale della Guardia di Finanza) per il centrodestra, Piero Marrese (sindaco di Montalbano Jonico, in provincia di Matera) per il centrosinistra ed Eustachio Follia di Volt. Si vota in 131 Comuni (100 in provincia di Matera e 31 in provincia di Matera). Gli elettori lucani sono poco meno di 570 mila (567.959), mentre il numero complessivo delle sezioni è pari a 682 (453 nel Potentino, 229 nel Materano). Rispetto al marzo 2019, quest’anno si potrà votare anche lunedì 22 aprile dalle 7 alle 15. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo.

Il centrodestra si è mostrato compatto ben prima della presentazione delle liste che poi hanno aperto la campagna elettorale. Forza Italia, partito al quale appartiene Vito Bardi, ha preteso e ottenuto la ricandidatura del presidente uscente della Giunta regionale. Litigi e divisioni, invece, nel centrosinistra. La convergenza, soprattutto tra Pd e M5S, sul nome di Piero Marrese è arrivata dopo un lungo tira e molla e dopo la costituzione del progetto politico denominato “Basilicata casa comune” del re delle cooperative bianche Angelo Chiorazzo. Quest’ultimo, già dallo scorso dicembre, ha iniziato a lavorare per presentarsi come antagonista di Bardi, ma alla fine ha dovuto fare un passo indietro. Troppo divisiva la sua presenza nel campo del centrosinistra – con la presenza di alcuni conflitti di interesse -, che anche in Basilicata si cerca con grande fatica a costruire e ad allargare. Troppo diverse le storie politiche di alcuni candidati. Le difficoltà all’interno del centrosinistra sono state certificate dal leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. L’ex premier qualche settimana fa al Corriere della Sera ha riferito che la scelta di Marrese è avvenuta dopo l’esclusione di una decina di potenziali candidati alla carica di presidente della Giunta.

Un altro elemento significato del contesto politico lucano ha riguardato il passaggio al centrodestra dell’ex governatore Marcello Pittella, già esponente del Pd, approdato ad Azione nel 2022 in occasione delle elezioni politiche. Il partito di Carlo Calenda si è alleato con Forza Italia, FdI e Lega. Un’alleanza che ha sancito la candidatura alla carica di consigliere regionale di Pittella.