Rosy Bindi torna in campo - con la commissione antimafia - alla vigilia della consultazione elettorale, così come fece lo scorso anno a pochi giorni dalle elezioni regionali, e sempre con lo stesso bersaglio: l'allora candidato e oggi governatore della Campania Vincenzo De Luca. Bisogna dire che De Luca ci ha messo del suo nel rendere eterno questo duello, perché la battuta sulla stessa Bindi, che gli è scappata durante (o forse dopo) una intervista in tv ("È un'infane, da ucciderla... ") non è certo servita a rasserenare gli animi. Ciò non toglie che sono ragionevoli molti dubbi sull'uso della commissione antimafia come arma contundente in campagna elettorale.Le cose stanno così. Rosy Bindi, ieri, ha dichiarato: «La Commissione Antimafia all'unanimità, mi ha incaricato di richiedere preventivamente informazioni urgenti alla Procura della Repubblica di Napoli in merito a eventuali indagini in corso, agli atti e ai documenti acquisiti e alla posizione dei soggetti coinvolti, per verificare i presupposti per l'avvio di una inchiesta da parte della nostra Commissione, che naturalmente sono legati al tema mafia. Abbiamo sempre agito così per avviare le nostre inchieste e useremo lo stesso metodo". Gli atti richiesti riguardano De Luca e la assemblea dei sindaci nella quale il governatore invitò a votare Si e poi fece una battuta (e già: sempre una battuta, sempre lì scivola De Luca...) sul fatto che se Renzi vince, al Sud arrivano un sacco di soldi.Ieri, De Luca, quando ha saputo che la Bindi lo aveva di nuovo "indagato", ha fatto lo spiritoso e ha chiesto se per caso in Italia esista il reato di battuta.Il fatto è che questa vicenda non è tanto scherzosa. Si tratta di capire cosa c'entri la mafia con l'assemblea dei sindaci campani e con De Luca, perché se non c'entra niente - come sembrerebbe logico - allora non si capisce neanche cosa c'entri l'antimafia; se invece c'entra, allora bisognerebbe accusare De Luca di reati gravissimi e non certo di voto di scambio.A meno che non sia legittimo un altro sospetto: che la commissione antimafia non abbia a che fare con la lotta alla mafia ma sia semplicemente uno strumento di lotta politica tra i partiti. Ma allora non sarebbe meglio abolirla?servizio a pagina 3