PHOTO
La scelta di Marcello Foa alla presidenza della Rai dovrà affrontare mercoledì, dopo l’indicazione dei giorni scorsi da parte del governo, il voto della Commissione di Vigilanza, per il quale è chiesta la maggioranza dei due terzi. E qui nascono i problemi. Il governo infatti ha solo 21 voti sicuri, altri 6 dovrebbero arrivare da Forza Italia che ne ha a disposizione sette. Ma Fi batte i pugni. Sotto accusa il metodo. Silvio Berlusconi non avrebbe gradito di non essere stato consultato per una scelta sempre fatta, nelle altre occasioni, sentendo le opposizioni. La richiesta di una maggioranza di due terzi del resto presuppone che la scelta sia condivisa da una larga parte delle forze politiche. Così al momento non è. E anche Fratelli d’Italia batte i pugni e potrebbe votare no. Ancora più netto il no del Pd e di Leu, che oltre mettere sotto accusa il metodo, contestano il profilo di Foa, secondo loro non adatto a presiedere la più importante industria culturale e dell’informazione del Paese. Foa è nel mirino per alcune sue posizioni anti vaccini e per aver più volte attaccato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il quale infatti ha accolto con grande freddezza l’indicazione del giornalista “sovranista”. La palla è soprattutto nelle mani di Berlusconi. Nelle prossime ore si capirà che se il leader di Forza Italia accoglierà l’appello rivoltogli da Pd e Leu o se invece cederà al governo con la promessa di avere la direzione del Tg1. Tra le nomine ci sono infatti quelle dei direttori di rete e dei tre tg Rai.