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Il decreto per estendere il green pass ai trasporti e introdurre l’obbligo vaccinale per docenti e personale scolastico per ora resta in stand by. Se ne parlerà la prossima settimana. Niente cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza, perché il dl non planerà sul tavolo del Consiglio dei ministri che si riunirà domani mattina a Palazzo Chigi. Un’altra settimana ancora, così da valutare l’andamento della curva epidemiologica. E chiudere il dossier giustizia, che fa fibrillare la maggioranza a causa della mediazione in corso tra Palazzo Chigi e M5Ssulla riforma Cartabia, dialogo inviso a Lega e Fi. «Il primo passo è stato già fatto, che è l’introduzione del Green pass, con un’applicazione che parte dal 6 agosto. Poi, come prevedibile e di buon senso, si valuta l’andamento della progressione vaccinale» anti-Covid «che al momento è ancora sostenuta. E l’altra cosa che dobbiamo controllare è l’andamento dell’epidemia. Qualunque introduzione, estensione e progressione del Green pass deve essere proporzionata a quella che è la campagna vaccinale e dall’altra parte, a nostro eventuale svantaggio, si deve vedere se i numeri dell’epidemia continuano a crescere», spiega il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri su Sky Tg24 «Leggevo sui giornali che già oggi o domani ci sarebbero state nuove restrizioni, così non è. Ci pensiamo settimana prossima, in base ai dati che per fortuna al momento sono sotto controllo», spiega Matteo Salvini lasciando la sede del governo dopo l’incontro col premier. Un confronto che da Palazzo Chigi definiscono «proficuo e cordiale». Al centro del colloquio, tra le altre cose -fanno sapere dal partito di via Bellerio - proprio il green pass: la Lega è soddisfatta perché nei prossimi giorni non ci saranno ulteriori inasprimenti (in particolare sui trasporti o per accedere al posto di lavoro). Eventuali novità verranno decise controllando i dati sull’andamento dei contagi e dei ricoveri, anche osservando quanto succede in Europa. A proposito di vaccini, Salvini ha confermato di essere «per le libertà e non per l’obbligo». Quanto al capitolo giustizia, la Lega è leale, e irritata per i tentativi dei 5 stelle di piantare bandierine identitarie rallentando i lavori. La Bongiorno è delegata a seguire il dossier. Salvini ha anche fatto presente la sorpresa e l’irritazione per le frasi pronunciate dal premier nell’ultima conferenza stampa, quando ha detto che «l'invito a non vaccinarsi è un invito a morire».