La strada verso la prossima legge di Bilancio passa anche dal prato di Pontida. Dal palco del tradizionale raduno della Lega, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha richiamato alla prudenza, rivendicando la promozione del rating di Fitch ma avvertendo che la manovra non potrà contare su “tesoretti” da distribuire. «Per chi fa il ministro bisogna distinguere quello che è cuore e quello che è mente», ha spiegato Giorgetti, sottolineando che «ogni euro che spendiamo è un euro che deve essere chiesto in tasse ai cittadini». Per il titolare del Tesoro, la sfida è coniugare rigore e fiducia: «C’è anche la responsabilità pesante di custodire i vostri risparmi, quelli messi nei Btp o nei Bot. Chi lo ha fatto confida che ci sia un governo responsabile».

Il 2 ottobre il governo porterà alle Camere il nuovo Documento programmatico di finanza pubblica, che sostituirà la vecchia Nadef. E domani, con i Conti economici nazionali diffusi dall’Istat, si capirà quanto stretta sia la strada fino all’approvazione della manovra. «L’obiettivo – ha aggiunto Giorgetti – è ridurre il carico fiscale ed è anche quello di arrivare alla pace con i contribuenti».

Salvini e la sfida fiscale: flat tax e cartelle

Dal canto suo, Matteo Salvini ha rilanciato le priorità politiche del Carroccio: «L’obiettivo è estendere la flat tax a tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani, pagare di meno per pagare tutti e incentivare a lavorare di più». Il leader della Lega ha poi annunciato la volontà di «cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali» e «liberare 20 milioni di italiani dal giogo di un fisco non sempre amico». Il leader del Carroccio ha poi rivolto un messaggio al sistema bancario: «Sono sicuro che le banche italiane daranno il loro contributo per aiutare chi non ce la fa. L’anno scorso hanno guadagnato più di 46 miliardi. Non penso che se guadagneranno solo 42-43 miliardi, avranno difficoltà a fare la spesa».

Un passaggio che si lega anche alle parole pronunciate da Giorgetti nei giorni scorsi al Festival di Open, quando aveva evocato il possibile ruolo degli istituti di credito nell’alleggerire la pressione economica sui cittadini.