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«Questa è la prima pagina de 'Il Fatto Quotidiano' di oggi. L’ennesima contro di me, il trionfo del giustizialismo e dell’aggressione ad personam. Perché?». Così su Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi, commenta la prima pagina del 'Fatto', che pubblica nel post, con il titolo 'Chi tocca Renzi muore', a proposito delle decisioni del ministro Nordio sui pm fiorentini che indagano sulla Fondazione Open. «Chi ha letto Il Mostro - scrive Renzi - conosce la storia. Io sono stato oggetto di numerose indagini che si sono rivelate un flop ma anziché urlare o gridare al complotto mi sono difeso seguendo la Costituzione e le leggi. Dopo avermi “mostrificato” agli occhi dell’opinione pubblica in tanti volevano farmi fuori politicamente usando indagini farlocche».
«Il Fatto Quotidiano è da anni in prima linea su questa posizione. Io non ho reagito strepitando ma ho fatto tutto quello che la legge permette di fare: appelli, ricorsi, difese processuali. La conclusione la conoscete: la Corte di Cassazione ha dato ragione a noi, la Corte Costituzionale ha dato ragione a noi e adesso i pm che hanno provato a distruggermi la vita dovranno rispondere di eventuali loro illeciti davanti al Csm. Il Fatto allora la butta in caciara: chi tocca Renzi muore. Non è che chi tocca Renzi muore; chi tocca Renzi, come qualsiasi altro cittadino italiano, deve rispettare la Costituzione e le leggi. Noi non abbiamo violato nessuna legge, spero che i pm di Firenze possano dire lo stesso».