«La separazione delle carriere è nel programma, ma va cambiata la Costituzione e il processo di revisione costituzionale è lungo, ora la priorità politica è il premierato che porterà alla revisione costituzionale e forse al referendum. Le cose vanno viste anche dal punto di vista politico. Il cronoprogramma c'è e vede la priorità del premierato, che porterà a una riforma costituzionale che farà tardare quella della giustizia, le cose vanno distinte, sennò si genera confusione nell'elettorato». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante un evento organizzato al Teatro San Carlo di Napoli da Polo Sud, associazione politico-culturale, dove è presente anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

«Esiste nei cassetti del Ministero della Giustizia un progetto di riforma del codice penale ancora in vigore, firmato da me, 20 anni fa ho guidato la commissione per riforma del codice penale, per ora si lascia lì per evitare conflitti di interesse - ha aggiunto il ministro -, su codice di procedura penale, voglio realizzarlo come lo voleva il ministro Vassalli, sulla base dell'esperienza anglosassone, basato sulla separazione carriere, su discrezionalità e retrattabilità dell'azione penale., poi sulla gestione della magistratura che negli stati di common law non esiste. Sono reduce da un incontro con il ministro della giustizia statunitense e di Ottawa, non capiscono come un pubblico ministero possa dare i voti al giudice, come avviene in Italia nei consigli giudiziari e al Csm. Una seria riforma in questo senso richiede una processo di revisione costituzionale, se non si lavora su composizione Csm, non si risolve il problema», ha concluso Nordio.