"Non mi capacito ogni giorno che questa legge non passi, che sia finita ostaggio di calcolucci e tattiche pre-elettorali. Qui stiamo parlando di bambini e del futuro, e quindi della forza, del Paese. Sono i bambini e i ragazzi che vediamo parlare e giocare con i nostri figli e nipoti. E non è retorica sdolcinata". Lo dice, in un'intervista su Avvenire, Luca Cordero di Montezemolo che, sul silenzio di tante personalità sull'argomento, condanna: "E' un grande silenzio, insopportabile. Le nostre leadership sono disattente". "E' cosi bello - insiste - pensare a questi due temi: i giovani e il futuro. Sono giovani che studiano la storia e la Costituzione italiana. Giocano a pallone con i nostri figli, sono italiani a tutti gli effetti, anche culturalmente, qualunque sia il colore della loro pelle o il paese di provenienza dei genitori" continua Montezemolo che, ricordando sul quotidiano l'esperienza negli Stati Uniti, aggiunge: "Li hai un Paese che ti protegge perché sei nato e cresciuto in quella terra. Un grande Paese libero e democratico ci insegna che la strada e giusta. Chi nasce e studia in Italia ha il diritto di diventare italiano". "Se non si fa la legge in questa legislatura, sarà molto difficile nel prossimo futuro. Ci sono poi altri due fattori che pesano sul suo cammino. C'e un aspetto di disinformazione: troppa gente lega questo tema, sbagliando, agli sbarchi e ai flussi migratori. Non c'entrano nulla. Se questo provvedimento e stato spiegato male - continua Cordero di Montezemolo nell'intervista - c'è ancora tempo per spiegarlo bene, impegniamoci tutti. Infine, c'è l' aspetto che la cosiddetta società civile dovrebbe far sentire di più la sua voce, e non parlare solo quando ha da difendere propri interessi". "So che e quasi un sogno, ma sarebbe una chiusura bellissima, per questa legislatura cosi difficile, vedere il Parlamento unito nell' approvare una legge come questa. Se ci fosse questo spirito, ci sarebbe anche il tempo per migliorarla e approvarla lo stesso", conclude il presidente di Telethon.