È domenica sera, in Abruzzo i primi dati reali stanno indicando una vittoria certa per il meloniano Marco Marsilio e per il centrodestra, contro il “campo larghissimo” targato Schlein-Conte. Nella chat per la stampa gestita dallo staff di Salvini arriva una nota del leader del Carroccio. Tutti pensano a un commento a caldo - per quanto prematuro - sull'affermazione della maggioranza nella regione centromeridionale e sulle ripercussioni positive a livello nazionale. In effetti, commento e complimenti al vincitore ci sono, ma non si tratta né di Marco Marsilio né dell'Abruzzo. In cima ai pensieri del Capitano, ci sono infatti le elezioni politiche portoghesi, dove il partito di estrema destra Chega, alleato con via Bellerio, ha quadruplicato i suoi voti e si è imposto prepotentemente sulla scena politica del paese lusitano.

Negli ultimi mesi, Salvini ha scommesso sulla crescita di Chega e ha incontrato più volte il suo leader André Ventura. Scommessa vinta, perché molto probabilmente ciò porterà fieno in cascina a Bruxelles per il gruppo Id alle prossime Europee, dove la competizione con l'Ecr guidato da Giorgia Meloni è già infuocata, visto la Opa che la premier ha già lanciato sugli eurodeputati di Orban e su quelli del francese Zemmour. «Il vento del cambiamento», scrive Salvini, «soffia forte in tutta Europa, aspettando il 9 giugno».

Il suo sguardo, dunque, ormai è rivolto all'appuntamento delle Europee, e questo lascia immaginare quanto attivismo e voglia di smarcarsi dal resto della coalizione ci sarà nella sua iniziativa da qui a quella data. Se lo figura anche la presidente del Consiglio, risultati abruzzesi alla mano, dove FdI è irraggiungibile e FI come in Sardegna ha doppiato la Lega, che nella regione in cinque anni ha perso il 20 per cento, crollando dal 27 al 7. Qualche ora dopo, però, un commento sull'Abruzzo è ineludibile e Salvini, sui social, si aggrappa all'unico dato per lui positivo: «Bella vittoria del centrodestra, con un buon risultato per la Lega che supera i 5Stelle e sinistra malamente sconfitta», scrive il Capitano con l'Aquila sotto gli occhi ma col cuore a Lisbona. Mentre dalle parti di Pontida, anche ieri, qualcuno ha approfittato della magra performance abruzzese per agitare la fronda.