Hanno sorvolato insieme le zone alluvionate, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Entrambe sono state accolte dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dal prefetto di Bologna Attilio Visconti, e dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. E sono poi salite in elicottero assieme allo stesso Curcio e al ministro agli Affari europei, Raffaele Fitto. Hanno sorvolato Bologna, Conselice (dove la situazione igienico sanitaria viene monitorata giorno per giorno) Lavezzola, Ravenna, Forlì, Faenza, Modigliana, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Bagnacavallo e Lugo. E hanno infine tenuto un punto stampa congiunto all’aeroporto di Bologna, per poi dividersi quando Meloni è tornata a Roma per il Consiglio dei ministri, che tra le altre cose ha diramato lo stato d’emergenza anche per alcuni comuni di Toscana e Marche, mentre von der Leyen ha visitato Cesena e altre zone alluvionate assieme a Bonaccini.

«Ringrazio la presidente von der Leyen che ha voluto vedere di persona i danni dell’alluvione - ha detto Meloni in conferenza stampa - il sostegno della Commissione può essere molto importante in questa fase e quando avremo fatto una stima dei danni chiederemo di accedere al fondo di coesione». La presidente del Consiglio ha chiesto «un occhio di riguardo» verso l’Emilia-Romagna da parte dell’Ue per l’accesso ad altri fondi, ad esempio quello per il sostegno all’agricoltura. La presenza di von der Leyen in Romagna, secondo l’inquilina di palazzo Chigi è «un segnale concreto di disponibilità», di fronte a un popolo «che si è dimostrato orgoglioso, non si rassegna e mette tutti noi di fronte alla responsabilità di fare del nostro meglio ed essere alla loro altezza».

Sostegno pieno è stato assicurato dalla presidente della Commissione, che ha voluto subito garantire vicinanza alle popolazioni colpite. «Sono qui per mandare un messaggio molto chiaro: l’Europa è con voi - ha detto al fianco di Meloni - Sono rimasta colpita dalle centinaia di volontari che sono arrivati qui da tutta Italia: al momento stiamo rispondendo principalmente alle emergenze ma abbiamo anche parlato di aiuti e del sostegno che verrà dall’Ue».

Per la stima dei danni ci vorranno circa tre mesi, dopo i quali, ha scandito von der Leyen, «verrà fornito tutto l’aiuto possibile». Per poi precisare che il Next generation Ue guarda anche alla prevenzione futura, con sei miliardi stanziati per la prevenzione di esondazioni e altri eventi estremi naturali e il consolidamento delle infrastrutture.

Poco prima, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo al question time in Senato ha annunciato la possibilità per le aziende esportatrici dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione di accedere a un pacchetto di misure da 705 milioni di euro predisposte dal ministero degli Esteri con Simest e Ice. «Nell’immediato - ha affermato il ministro - 300 milioni di euro a fondo perduto compenseranno le perdite materiali subite e le riduzioni di reddito causate dalle sospensioni delle attività, mentre per la ripartenza abbiamo riservato 400 milioni di euro del fondo 394 gestito da Simest per finanziamenti con tassi agevolati a fondo perduto del 10 per cento che serviranno a ripristinare i beni danneggiati e finanziare progetti di internazionalizzazione».

Alla misura potranno accedere, senza presentare garanzie, le imprese esportatrici delle aree alluvionate ma anche quelle che, pur non esportando direttamente, operano nella stessa filiera.

Intanto continua il monitoraggio delle acque stagnanti a Conselice, in provincia di Ravenna. «Nelle aree colpite da alluvioni, come quelle che hanno interessato recentemente l’Emilia Romagna, può aumentare il rischio di alcune infezioni dovute alla presenza di acque stagnanti» ma «al momento non sono segnalate situazioni particolari di rischio sanitario». A riferirlo è l’Istituto superiore di sanità (Iss) in una nota in cui si invita la popolazione a «evitare alcuni comportamenti che favoriscono l’insorgenza di infezioni», e si offrono indicazioni su come proteggersi da questi rischi. «Gli esperti dell’Iss - spiegano dall’Istituto - sono in contatto con i colleghi della regione che stanno gestendo la situazione dando indicazioni aggiornate, puntuali e basate sulla situazione nelle singole aree». Al momento, evidenzia l’Iss, non sono arrivate segnalazioni «situazioni particolari di rischio sanitario».