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Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra il Cancelliere federale dell'Austria, Christian Stocker a Palazzo Chigi, sede del Governo italiano a Roma, Martedì 15 Luglio 2025 (Foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Prime Minister Giorgia Meloni meets with Austrian Federal Chancellor Christian Stocker at Palazzo Chigi, the seat of the Italian Government in Rome, Tuesday July 15 2025 (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)
«L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron: io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo». Lo spiega la presidente del Consiglio a Repubblica, evidenziando così una posizione del governo italiano in linea con quella del presidente americano Donald Trump, che aveva criticato la decisione del presidente francese.
«Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è», aggiunge la premier sottolineando che «quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione».
La presa di posizione si aggiunge così a quella die suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, con il primo che aveva parlato di riconoscimento della Palestina «solo quando la Palestina riconosce Israele» e il secondo che aveva posto come presupposto «la liberazione di tutti gli ostaggi e lo scioglimento di Hamas».
Le parole di Meloni hanno suscitato la reazione delle opposizioni. «Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina sono gravi e inaccettabili – ha detto i leader dei Verdi Angelo Bonelli – Dire che “non è il momento” e che sarebbe addirittura “controproducente”, mentre a Gaza si continua a morire di fame e sotto le bombe, è il segno di una totale subalternità politica e morale al carnefice Netanyahu e alla destra israeliana».