Giorgia Meloni attacca il Commissario Ue Paolo Gentiloni. Oggetto del contendere la questione Ita-Lufthansa. «Sta accadendo qualcosa di obiettivamente curioso, cioè la stessa commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema Ita, quando troviamo una soluzione al problema la blocca e quindi noi non stiamo più capendo. E vorremmo una risposta. Su questo è stato interessato anche il commissario Gentiloni dal ministro Giorgetti», ha detto Meloni in conferenza stampa al termine del G20 in India.

Il dossier Ita-Lufthansa è stato il tema dell'incontro fra Giorgetti e il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, prima dell'inizio dei lavori di oggi del G20. Il dossier, ha fatto sapere il Mef, «ancora non ha ricevuto il via libera della concorrenza europea, atto necessario per concretizzare l'accordo già firmato da alcuni mesi». E la Commissione europea, tramite un portavoce, ha fatto sapere di non aver «ancora ricevuto alcuna notifica» sull'accordo, ricordando che «spetta alle parti» coinvolte nell'intesa «notificare» l'operazione.

A dare manforte cia ha pensato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Penso sia legittimo criticare un commissario. Ne ho criticati tanti anche io. Mi auguro che Gentiloni sia in grado di avere una posizione che non sia penalizzante per l'Italia. So bene che da commissario europeo non deve guardare solo al suo Paese, ma se l'interesse generale e' contro l'Italia allora qualcosa non va», ha sottolineato in un'intervista a Repubblica, sottolineando che «non esiste il diritto di lesa maestà. Io sono un europeista convinto, ma posso criticare la Bce ad esempio», ha aggiunto il capo della Farnesina.

Ma dal leader di Italia Viva Matteo Renzi arriva la stoccata alla presidente del Consiglio: «Giorgia Meloni sta cercando degli alibi perché su tutte le questioni è in retromarcia e quindi ha bisogno di un alibi. È la prima regola della politica: quando non riesci a portare a casa un risultato devi trovare qualcuno a cui dare la colpa. Gentiloni si presta perfettamente perché è zitto, buono, mite e tranquillo. La verità è che il governo non va, è fermo».