Domani alle 11 si sarebbe dovuta tenere la conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tuttavia è stata nuovamente rinviata a causa dell’influenza che ha colpito la premier. Prima dell’annullamento la Federazione Nazionale della Stampa Italiana aveva annunciato un sit-in davanti alla propria sede per protestare contro l’emendamento del responsabile giustizia di Azione, Enrico Costa, che prevede il divieto di pubblicazione, anche per estratto, dell’ordinanza di custodia cautelare.

Insieme al sit era prevista anche l’assenza dei vertici dalla conferenza stampa: «La Federazione nazionale della Stampa italiana – si leggeva in una nota - conferma che i suoi vertici, la segretaria generale Alessandra Costante e il presidente Vittorio di Trapani, sebbene invitati, non saranno alla conferenza stampa di fine anno della premier Meloni organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione Stampa Parlamentare. Non è una esortazione a disertare un appuntamento istituzionale al quale i colleghi vengono inviati per lavoro, ma l’inizio della mobilitazione che il sindacato dei giornalisti metterà in campo contro provvedimenti che sanno di censura e per la dignità della professione».

Anche «i presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti condividono le preoccupazioni espresse dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Fnsi per le minacce che al diritto di cronaca derivano dall’approvazione dell’emendamento». I presidenti «si uniscono alla richiesta di non approvare il provvedimento ritenendolo una ‘legge bavaglio’ che lede il diritto dei cittadini ad essere informati, in particolare nel campo dell’attività giudiziaria».

A solidarizzare con la Fnsi è Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Partito Democratico: «Faremo di tutto per opporci in Parlamento all'emendamento Costa che va contro la Costituzione, la Carta dei diritti della Ue, la Convenzione dei diritti dell'uomo e il diritto degli italiani di essere informati».