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Dopo l’udienza privata da papa Francesco nella quale secondo la santa Sede sono state affrontate «alcune questioni relative alla situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi legati alla lotta alla povertà, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani» e «sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale riferimento all’Europa, al conflitto in Ucraina e alle migrazioni», la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a palazzo Chigi il primo ministro giapponese, Fumio Kishida.
Il Giappone è una «nazione amica, nonostante la distanza geografica, e un partner strategico», ha detto Meloni. Con il primo ministro Fumio Kishida «abbiamo avuto un lungo colloquio partendo dagli eccellenti rapporti bilaterali che intercorrono tra Italia e Giappone», con «un interscambio 12 miliardi di euro l’anno».
Con il premier giapponese Fumio Kishida «abbiamo concordato di elevare le nostre relazioni a rango di partenariato strategico - ha spiegato Meloni - Credo che questo sia un elemento molto importante, un passo significativo che implica un rafforzamento dei nostri contatti a ogni livello e, ovviamente, l’apertura di nuove opportunità e nuove prospettive per i nostri cittadini e per le nostre aziende»
Una partnership destinata dunque a rafforzarsi: «Ricordo l’avvio il 9 dicembre insieme con il Regno Unito - sottolinea Meloni - di un programma teso a sviluppare un veicolo di sesta generazione sui settori civili e di ambito di ricerca scientifica».
E se, come ha spiegato l’inquilina di palazzo Chigi, «Italia e Giappone garantiscono tutto il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa», sul tavolo di confronto anche l’ «avvio di consultazioni bilaterali esteri-difesa che consentirà di analizzare dati di interesse reciproco» in vari settori, incluso quello militare. Ma «rafforzeremo rapporti di scambio in diversi settori, compreso quello culturale - ha detto Meloni - È prossima, infatti, la conclusione di un accordo di coproduzione cinematografica».
Con il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha continuato, «parleremo della stabilità e della prosperità dell’Indo-pacifico» perché «credo che sia una regione fondamentale per il nostro futuro, un'area sempre più strategica ma anche una macro-regione con grandi nodi da risolvere».
Affrontato anche il tema del programma missilistico e nucleare nord coreano «che continua a destare molta preoccupazione».