Al termine della missione a Washington Giorgia Meloni in un'intervista a Fox News tocca i dossier principali affrontati con Joe Biden. «Mi hanno descritta come un mostro. Non c'è nulla che voglio dire a coloro che mi criticano. L'unico modo in cui mi piace rispondere è con i risultati. L’Italia cresce più di altri Paesi Ue, le cose vanno bene. Abbiamo il più alto tasso di occupazione, occupazione stabile e femminile».

La presidente del Consiglio rivendica di aver smontato la narrazione sul governo da parte delle opposizioni: «Faccio quello che è giusto per la mia nazione». Sul suo rapporto con Joe Biden, Meloni ha parlato del presunto "scetticismo" che, al momento dell'inizio del suo incarico a palazzo Chigi era stato espresso dal presidente Usa. «Sicuramente qualcosa è cambiato, è successo a molti leader in tutto il mondo», ha detto la presidente del Consiglio. 

Sulla guerra in Ucraina ha risposto indirettamente alle critiche di Donald Trump, che sostiene che gli Stati Uniti stiano pagando un prezzo troppo alto, rispetto all'Europa: «L'Italia ha fatto molto e in Europa è dove paghiamo di più per questa guerra». Le conseguenze della guerra in Europa, ha ricordato il premier, si sono tradotte in termini di inflazione, aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime. Meloni ha quindi ricordato che nella sua prima Finanziaria ha dovuto dedicare «30 miliardi solamente ai costi dell'energia. Siamo veramente colpiti dalle conseguenze della guerra e di questo va tenuto conto», ha affermato la premier.

Sul tema dei migranti Giorgia Meloni ribadisce la sua idea: «I flussi migratori non sono qualcosa che si può affrontare solo sul fronte della sicurezza. Dobbiamo combattere i trafficanti. Queste organizzazioni stanno diventando sempre più potenti, usano il loro denaro e il loro potere anche contro lo stato, ma noi non posisamo lasciare che sia la mafia a decidere chi viene nei nostri Paesi».

L’Africa, secondo la presidente del Consiglio italiano deve «essere un attore globale, è un continente con grandi risorse dal punto di vista energetico. La mia idea è che negli anni precedenti l’Occidente ha dato consigli all’Africa, ma non abbiamo mai dato una mano». Aggiungendo: «È il momento di dare una mano. C’è bisogno di cambiare approccio, portare investimenti. Un approccio che sia utile per entrambi».

«C’è un lavoro che abbiamo avviato con il G7 in Giappone, un lavoro molto importante» che riguarda «gli errori fatti dalla globalizzazione. Mi riferisco alla necessità di democratizzare il sistema e redistribuire la ricchezza. La mia opinione è che dobbiamo concentrarci di più sull’Africa. Non va considerato solo un continente segnato dalla povertà, si tratta di un continente con moltissime risorse, metalli rari, materie prime». Per Meloni, l’Africa «è vittima di molti che dall’esterno vogliono approfittare delle sue ricchezze e che lavorano contro la sua stabilità. La Cina è molto presente in Africa e io credo sia normale che chi può difenda il proprio interesse nazionale. Tuttavia, dobbiamo rivedere il nostro approccio. L’Occidente spesso ha dato consigli, ma non ha mai dato una mano. Questo ha fatto venir meno la fiducia» dei Paesi Africani verso l’Occidente, «non completamente a torto», aggiunge la premier. «Dobbiamo quindi cambiare approccio, portare investimenti in Africa, non solo offrendo aiuto. Questo è fare geopolitica. Se lo facciamo sarà utile all’Occidente oltre che all’Africa».

Mentre sull'uscita dalla Via della seta, secondo la premier la questione «dovrà essere discussa col governo cinese e nel Parlamento italiano. Prenderemo una decisione prima di dicembre».

Nell’intervista a Fox News Giorgia Meloni ha affrontato anche il discorso delle politiche europee, in vista del prossimo appuntamento elettorale: «La grande differenza fra le forze conservatrici e quelle della sinistra è che noi ci preoccuppiamo della realtà, loro vogliono un mondo che non è quello in cui vivono. Ma non se ne preoccupano. Questo è, secondo me, quello che avviene in Europa. Per questo hanno fatto molti errori tentando di seguire il loro approccio ideologico». E rilancia: Credo che i cittadini ora abbiano capito questa differenza. E nei momenti difficili vogliono essere governati da qualcuno che non ha quell’approccio ideologico e utopico».