Mai mettere a tacere la presentazione di un libro. Il richiamo, con un chiaro riferimento ai fatti del Salone del Libro di Torino, arriva dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Barbiana, località del comune di Vicchio del Mugello (Firenze), dove partecipa alle celebrazioni per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923), che qui fondò nel 1954 la scuola in cui insegnò introducendo un innovativo metodo didattico e pedagogico destinato ai "figli dei poveri". Da quell'esperienza è poi nato il libro "Lettera a una professoressa" del 1967, apparsa come opera collettiva della Scuola di Barbiana.

«Don Lorenzo Milani è stato anzitutto un maestro. Un educatore. Guida per i giovani che sono cresciuti con lui nella scuola popolare di Calenzano prima, e di Barbiana poi – ha detto Mattarella – Testimone coerente e scomodo per la comunità civile e per quella religiosa del suo tempo. Battistrada di una cultura che ha combattuto il privilegio e l’emarginazione, che ha inteso la conoscenza non soltanto come diritto di tutti ma anche come strumento per il pieno sviluppo della personalità umana». 

Non solo. «Lettera a una professoressa, scritta con i suoi ragazzi mentre avanzava la malattia – che lo avrebbe portato via a soli 44 anni - è un atto d’accusa, impietoso – continua il capo dello Stato – ha rappresentato una lezione impartita a fronte delle pigrizie del sistema educativo e ha spinto a cambiare, ha contribuito a migliorare la scuola nel mezzo di una profonda trasformazione sociale del Paese. Ha aiutato a comprendere meglio i doveri delle istituzioni e sollecitato a considerare i doveri verso la comunità». 

Poi il richiamo. «La scuola di Barbiana durava tutto il giorno – prosegue l’inquilino del Quirinale – Cercava di infondere la voglia di imparare, la disponibilità a lavorare insieme agli altri. Cercava di instaurare l’abitudine a osservare le cose del mondo con spirito critico. Senza sottrarsi mai al confronto, senza pretendere di mettere a tacere qualcuno, tanto meno un libro o la sua presentazione». 

Finita la cerimonia per il centenario della nascita del priore di Barbiana, il presidente Mattarella è a Firenze per assistere, nel pomeriggio, al palazzo di giustizia, alla celebrazione del trentennale della strage di via dei Georgofili.