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Il monito di Mattarella: "La Costituzione richiede equilibrio di bilancio"; e il "me ne frego di Salvini" diretto ai "tecnocrati" dell'Ue che già stanno preparando le carte bollate per ammonire la manovra giallo-verde. Insomma, il def continua a infuocare il dibattito politico e la giornata si apre proprio con l'appello del Capo dello Stato: "La Carta fondamentale rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia e all'articolo 97 dispone che occorre assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico". Immediata la replica del vicepremier leghista, Matteo Salvini: "Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita". "La Costituzione - prosegue il ministro dell'Interno - impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare". E poi la frase che già in passato aveva provocato polemiche: "Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare, me ne frego e lo faccio lo stesso".