«Molti pensavano che dopo la Brexit l'Europa fosse finita. Non è così, abbiamo voglia di scrivere una nuova pagina di futuro». Matteo Renzi fa gli onori di casa a Ventotene e parla per primo nel corso del summit a tre con Angela Merkel e Francois Hollande. L'isola scelta per l'incontro è il simbolo stesso del sogno dell'Unione immaginata da Altiero Spinelli durante gli anni del confino a cui lo aveva condannato il fascismo. Ma il contesto in cui i tre parlano, a bordo di una blindatissima portaerei Garibarldi, rappresenta appieno i sentimenti con cui il "vecchio continente" cerca una nuova identità comunitaria: paura e rigidità. Perché dopo l'uscita della Gran Bretagna, l'Ue è più debole e ha bisogno di un nuovo slancio per sopravvivere. Crescita, immigrazione e sicurezza. Sono questi i nodi da sciogliere per ripartire con lo spirito di Ventotene. «Parleremo anche di questioni economiche, c'è bisogno di misure forti, investimenti di qualità accompagnati da riforme strutturali», dice il presidente del Consiglio italiano.Gli argomenti di cui discutere sono tanti, ma Renzi chiede subito più «attenzione ai giovani. Nel carcere sulll'isola di Santo Stefano, dove sono stati in prigione Sandro Pertini e Umberto Terracini, nascerà un campus universitario per i giovani europei», annuncia poco prima di introdurre uno dei motivi centrali dell'incontro: l'immigrazione. «Un dato: nel Mediterraneo sono 102mila ad oggi i migranti arrivati in Italia, l'anno scorso erano 105mila. Dobbiamo fare qualcosa come Ue per bloccare le partenze». E subito dopo: «Noi pensiamo che l'Europa sia la soluzione ai nostri problemi, per i populisti è la madre di tutti i mali».Poi Renzi cede la parola agli "ospiti". Comincia il Presidente francese che entra subito nel vivo di uno degli argomenti più importanti che i tre affronteranno più tardi, a cena, sempre a bordo della portaerei italiana: la difesa. «Grazie a uomini come Altiero Spinelli è nata questa idea, la capacità di garantire la pace tra i popoli. Spinelli ha lanciato anche un'idea della difesa comune, che oggi assume una veste essenziale», dice Francois Hollande. «L'Europa deve garantire meglio la propria difesa e deve essere anche concreta. Dobbiamo proteggere meglio le frontiere europee e condividere di più le informazioni di intelligence», spiega il presidente del Paese europeo più colpito dal terrorismo. Che poi sottolinea: «Vogliamo anche maggior coordinamento, più mezzi e più risorse nel settore della difesa. Spetta all'Europa proteggersi, ma anche accogliere chi è spinto all'esilio mettendo spesso a rischio la propria vita».L'ultima a prendere la parola in conferenza stampa è Angela Merkel. «L'Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un'Europa sicura e vivere secondo i nostri principi», esordisce la Cancelliera tedesca che poi apre alla possibilità di un sistema comune di sicurezza: «Dobbiamo fare di più per la sicurezza interna a esterna all'Ue, si devono migliorare gli scambi tra i servizi di intelligence, tutta la raccolta di informazioni sul territorio deve essere migliorata. Di fronte a sfide così grandi, ai tanti profughi che arrivano, dobbiamo migliorare il meccanismo di protezione delle frontiere». Ai giornalisti che vogliono sapere se la Germania cambierà approccio su immigrazione e flessibilità Angela Merkel risponde: «La collaborazione con la Turchia è una cosa giusta, altrimenti non possiamo vincere la lotta con gli scafisti. Ma serve la collaborazione dei Paesi di provenienza dei migranti per aiutarli a casa loro». Ma sulla crescita economica la Cancelliera non si sbilancia più di tanto: «Qui si tratta di vedere cosa fare come investimenti pubblici e riflettere su come portarli avanti», dice Merkel. «Credo che il patto di stabilità conceda molte possibilità di flessibilità. Stiamo discutendo con la Commissione e vogliamo tutti che Italia e Francia crescano in modo che in futuro arrivino investimenti privati. Matteo Renzi in Italia ha fatto riforme che sono pietre miliari per un futuro sostenibile».Dopo i convenevoli e i saluti di rito, i tre leader hanno cenato a bordo della nave. Il vero summit si è consumato a tavola.