Una cosa li accomuna tutti e cinque: l’imperativo brianzolo del “laurà” (lavorare in dialetto lombardo). I fratelli Berlusconi, che il Cav ha avuto dal primo e dal secondo matrimonio, mai sono riusciti a restare con le mani in mano. In Brianza, dove sono cresciuti e alcuni anche nati, del resto il “va a laurà” è il detto più in voga. Che vale il doppio, se si ha per padre un self made man divenuto tra la fine degli anni ’70 e gli ’80 uno degli imprenditori più ricchi, estrosi e influenti. Al lavoro, svolto sempre in silenzio, è stato abituato anche il loro zio, Paolo, editore del Giornale, fratello di “Silvio”. Ma la vera capa-famiglia, come si conferma in queste ore trascorse al capezzale del tre volte premier e presidente di Forza Italia, è Marina, la manager. Non solo presidente di Fininvest e di Mondadori, ma ora più che mai anche “manager” della stessa famiglia. Maria Elvira (il suo vero nome, in omaggio alla mamma prima moglie del Cav, Carla Elvira Dall’Oglio), detta Marina, 49 anni, è ritenuta “il primo corazziere del padre”. Lo stesso Giornale ha scritto che è stata lei a rimproverare il cosiddetto cerchio magico, che fino al ricovero curava l’agenda del padre, con piglio risoluto: «Lo avete spremuto come un limone». E’ stata lei a prendere in mano le redini del traffico al sesto piano dell’edificio Diamante del S. Raffaele, insieme con il triumvirato composto da Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini. Risoluta e grintosa, ma così riservata da rendersi praticamente invisibile a Palazzo Niemeyer, sede del gruppo Mondadori, a Segrate, dove arriva la mattina quasi all’alba. Manager dentro le mura dell’avveniristico edificio fatto dal celebre architetto brasiliano, tra fenicotteri, papere e scoiattoli nel parco circostante, ma, appunto, ora più che mai anche manager della famiglia, che si stringe attorno al Cav perché torni presto, anche se loro davvero non vorrebbero, a “laurà”.Dei cinque fratelli è la più ascoltata dal padre, Marina, la top manager (inserita nel 2010 da Forbes e nel 2013 da Fortune tra le donne più potenti del mondo). Dicono che abbia in realtà preso nel cuore del papà il posto della nonna, Rosa Bossi. Ovvero la famosa “mamma Rosa” adorata da Berlusconi, e fino alla morte il vero unico faro nella vita, privata e pubblica, per il Cav. Chi conosce bene i Berlusconi narra che, Marina, come “mamma Rosa”, sa come prendere “Silvio” e sondarne gli umori. Sa quando è il caso di essere mite e comprensiva (quasi sempre) e con le buone cercare di far passare il suo parere. Ma conosce anche il momento in cui urlargli in faccia (rare ma efficaci volte, narrano). Lei è l’unica autorizzata a farlo, oltre all’amico di una vita “dottor Letta”. Un po’ come faceva “mamma Rosa” che, secondo il racconto fatto da Berlusconi a Alan Friedman (nel libro “May Way” Mondadori) quando il figlio le confessò in largo anticipo la sua “discesa in campo”, prima lo “cazziò”, poi lo raggiunse di notte mentre stava dormendo per dirgli: «Va bene, Silvio, se proprio hai deciso di farlo per il bene del Paese, io sto dalla tua parte». “Bastone” e carota, modulati sempre sulla base di un immenso affetto, anche Marina userebbe gli stessi metodi di “nonna Rosa” con l’illustre papà, che il 29 settembre prossimo compirà 80 anni. Il Cav è molto legato naturalmete anche alla sua folta schiera di nipoti e nipotini. Gli piace sentire il primogenito di Marina Gabriele suonare al piano musica classica.Ma sembra che ultimamente si diverta tantissimo con il nipotino Edoardo secondogenito dell’altra figlia Barbara (avuta da Veronica Lario in seconde nozze).Il bambino evidentemente con lo stesso dna ironico del nonno avrebbe preso gusto a raccontar barzellette. Barbara, giudicata la ribelle della famiglia, vicepresidente del Milan, 31 anni, un po’ di grattacapi, come è noto, al papà li ha dati per il rapporto un po’ conflittuale con Adriano Galliani, storico dominus della squadra di calcio. Cresciuta da mamma Veronica, nel parco con le caprette di Macherio, educata da piccola con i fratelli Luigi e Eleonora alla “dieta mediatica” (niente tv), si sente ogni giorno con il papà, ma non quante volte (sarebbero numerose) come il Cav fa con la primogenita. In passato Barbara ha manifestato pubblicamente mire sulla Mondadori, tenuta però fermamente in mano da Marina. Le cronache sono piene dell’oggettivo sotterraneo conflitto tra i fratelli Berlusconi su visione, gestione e divisione del patrimonio di famiglia valutato nel 2015 intorno ai 6,7 miliardi di euro. Ci sono poi agli altri due figli della seconda moglie del Cav: Luigi e Eleonora. Il primo, riservatissimo, che ha preso con sé la storica segretaria del padre, defenestrata dal cosiddetto cerchio magico, Marinella Brambilla, le volte che ha parlato pubblicamente si contano sulle dita di una mano. Folgorato sulla via della finanza, si occupa delle holding, ovvero la matriosca di “scatole” che costituisce il gruppo di famiglia Fininvest, detenute dalle sorelle Barbara, Eleonora oltre che da lui stesso. Per quello che lo riguarda, sta investendo gli utili ricavati dalle quote in attività esterne. Cosa che, unita alla presenza della storica segretaria del padre Marinella, starebbe alimentando l’ipotesi, dentro Forza Italia, che «se soluzione dinastica un giorno ci dovesse essere, lui sarebbe il successore più papabile». “Luigino” se ne va quando può ad accompagnare i malati a Lourdes. Di Tony Blair conosciuto a Londra disse: «Mi ha colpito il suo senso religioso». Nella capitale del Regno Unito capì la sua scelta di vita quando, dopo la laurea alla Bocconi, andò da JP Morgan. «La tv non è per me», ha detto. Molto poco si sa, della quasi invisibile sorella Eleonora, 30 anni, anche lei imprenditrice, secondogenita di Silvio e Veronica. Lavora e vive spesso all’estero. E’ in attesa del secondo figlio. Se la tv non fa per “Luigino”, invece, a pane e tv è stato cresciuto ad Arcore dal Cav il secondogenito Piersilvio, 47 anni, avuto dopo Marina dalla prima moglie.Il secondogenito del Cav è vicepresidente di Mediaset, colui che ha condotto la trattativa con il gruppo francese Vivendi su Mediaset premium. Anche per il vicepresidente di Mediaset la riservatezza è la sua cifra. Una volta incrociarono un po’ increduli “Piersilvio” alla mega-mensa di Mondadori, con il vassoio in mano, come uno dei tanti dipendenti del gruppo.Il fratello del Cav, Paolo, 67 anni, look simile a quello del più celebre fratello (giacche scure e camicie scure, il blu o il nero, ma anche il vinaccia sono i colori preferiti), una vaga somiglianza fisica a Adriano Celentano, aspetto giovanile, si occupa esclusivamente del Giornale di cui è editore. Una delle rarissime volte in cui ha parlato pubblicamente è stata in questi giorni per difendere dalle critiche la scelta dell’allegato Mein Kampf. Simpaticamente gli amici lo definiscono: “Il fratello minore più celebre d’Italia”. Narrano che in privato sfoghi l’estro di famiglia facendo giochi di prestigio con le carte, incantando gli amici per serate intere. Ecco i Berlusconi: gruppo di famiglia in un interno, al capezzale del paziente più famoso d’Italia.