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Richiesta di dimissioni per la fermata non prevista del Frecciarossa a Ciampino? «Non è la prima volta. Le chiedono per tutto tranne che per il mio lavoro. Io faccio il ministro dell'Agricoltura. In un anno sono stato attaccato sulla sostituzione etnica, sulla mia vita privata, sulla mia carriera, ma io sono diventato prima militante della destra giovanile, poi cognato di Giorgia Meloni, quindi parente del premier e suo ministro; faccio politica da trentasette anni, perché ci credo e non per ambizione. Tutto è nato da questo». Lo afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in una intervista a 'Libero'.
«Il treno si è fermato diverse volte e a lungo; anzi continuava a fermarsi di suo. Io ho chiesto, al pari di altri viaggiatori, di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere, e quando è stato possibile lo ho fatto, con tutti gli altri passeggeri che hanno voluto cogliere la possibilità», spiega.
«Le porte si sono aperte solo quando era consentito, cioè a Ciampino. La fermata straordinaria - sottolinea il ministro - è consentita dal regolamento delle Ferrovie. Ho chiesto di scendere alla prima fermata utile spiegando al capotreno le ragioni».
Lollobrigida prosegue: «Non ci sono state violazioni di legge e Ferrovie si è determinata senza alcuna pressione che andasse oltre la richiesta da cittadino che voleva fare il suo lavoro, senza recar danno a nessuno. Come chiarito dall'Azienda, nessun danno, nessun ritardo, nessun disagio e nessun costo. Per nessuno».