Prima vennero i gay, anzi i «frocetti», così definiti da Andrea Lo Cicero coloro che usano protezioni per giocare a rugby. Lui è un ex rugbista della nazionale e sarà, salvo cambiamenti dell’ultima ora, l’assessore allo Sport della neo sindaca di Roma Virginia Raggi. La frase fa parte di una biografia di Lo Cicero pubblicata qualche anno fa. Il futuro esponente dell’amministrazione capitolina ha chiesto scusa, dicendo che è un modo di dire dello spogliatoio. E va beh. Ma, dopo i gay, sono arrivati i rom, anzi gli zingari. Gli «zingari di merda». In un’intervista video di febbraio, dove si parla del nuovo stadio della Roma, Lo Cicero ha insultato un’auto, che passava accanto a lui interrompendo il suo eloquio, con la frase espressamente razzista. Mentre scriviamo non ha ancora chiesto scusa. Oggi ha reagito violentemente contro la troupe di La7, che gli chiedeva conto dei suoi comportamenti. Ci chiediamo quanti altri debba ancora offendere o picchiare prima che sia chiaro che una persona omofoba e razzista non ha il profilo giusto per diventare assessore? Spesso si accusano i 5Stelle di non aver sensibilità nei confronti di gay e migranti. La neo sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha una buona occasione per dimostrare che non è così, chiedendo a Lo Cicero di fare un passo indietro.